PROVINCIA – Mario Vespasiani sarà presente a Smerillo con l’installazione “Le radici del pensiero”, nell’ambito del Festival “Le Parole della Montagna”.
La mostra di Mario Vespasiani presenta per l’occasione le nuove opere tridimensionali, facenti parte della serie FAMAETERNITATIS, lavori ideati per dare risalto ad un simbolo a lui caro, l’albero, sacro in virtù della sua potenza, che manifesta una realtà extra umana e che lo pone al centro dell’Universo, quale punto di intersezione delle tre regioni cosmiche: cielo, terra inferi. L’autore ci mostra alberi completamente spogli evidenziando i tratti essenziali che li compongono, come fossero vene che intrecciano una superficie palpitante, che unisce alto e basso. Le radici paiono ramificarsi quanto le chiome, al punto che la visione potrebbe rovesciarsi: il legno e il ferro adoperati richiamano la fragilità e la resistenza, mentre il fatto che siano sospesi dal suolo ci indica una leggerezza inaspettata, amplificata da tutta una serie di punti bianchi disposti su tutto il busto, che sembrano evocare delle coordinate astronomiche.
Il titolo è un neologismo composto dall’autore e racchiude il senso umano più profondo della vita giusta, ossia della gloria che ci può essere nell’onorare gli impegni quotidiani, nella crescita costante, fino a raggiungere l’armonia col divino che è eterno.
Vespasiani evoca quei racconti ancestrali dove si narra che prima che l’uomo facesse la sua comparsa, sulla terra vi era un albero gigantesco che si innalzava fino al cielo e quale asse dell’universo, attraversava i tre mondi affondando le sue radici negli abissi e coi suoi rami raggiungeva l’Empireo. Attraverso l’albero, il fuoco scendeva dal cielo, la sua cima, raccogliendo le nuvole, faceva cadere le piogge fecondatrici e con la sua verticalità, assicurava il nesso con l’universo. L’albero cosmico è presente in tutte le grandi civiltà fino ad assumere col cristianesimo una valenza salvifica. Fondamento dei miti, ancor oggi molti popoli primitivi come gli indios amazzonici, ritengono che i grandi alberi della foresta tropicale pluviale sostengano la volta celeste e che il cielo crollerà il giorno in cui questi alberi verranno abbattuti. FAMAETERNITATIS è dunque un evento che nasce dalla contemplazione di tali forme, ciascuna con una storia, un mistero, che non smette di interrogarci.
Mario Vespasiani (1978) è un artista visivo italiano. Inaugura la prima mostra non ancora ventenne e ad oggi ha esposto su tutto il territorio nazionale, in gallerie, musei, luoghi di culto e in contesti inusuali. Durante la sua carriera le sue opere sono state poste in dialogo diretto con alcuni maestri dall’arte italiana, quali Mario Schifano, Osvaldo Licini, Lorenzo Lotto e Mario Giacomelli, in mostre intitolate La quarta dimensione. La sua ricerca non ha riferimenti analoghi nel panorama contemporaneo per tematiche, scelte espositive e collaborazioni. Nel corso del tempo è stato uno dei pochi ad avere interessato anche studiosi di discipline che vanno dalla teologia all’astrofisica, dall’antropologia alla filosofia. Si esprime attraverso un alfabeto simbolico che si fonda sulle rivelazioni della mistica cristiana e sulla pratica alchemica della pittura: attento osservatore delle leggi naturali e degli insegnamenti della sapienza orientale il suo lavoro va inteso come continuazione dell’opera creativa universale, da cui cogliere il sentimento spirituale. Ha esposto nel 2011 al Padiglione Italia della Biennale di Venezia curato da Vittorio Sgarbi nella sede di Torino e qui con Imago Mundi alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Di recente è stato in mostra a Venezia e Monaco di Baviera nella collettiva Our place in space promossa da NASA ed Esa che prosegue nel 2018 in un tour mondiale. Nel 2015 esce Planet Aurum, il suo primo libro di scritti. Dal 2013 lavora a Mara as Muse, un progetto composto da dipinti, disegni, fotografie e libri d’arte, sul rapporto della presenza femminile nell’ispirazione artistica, la cui trilogia è stata presentata a fine anno alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. Nel 2016 è l’ideatore del festival sul pensiero contemporaneo La Sibilla e i Nuovi Visionari. Nel 2017 organizza Indipendenti, Ribelli e Mistici, una rassegna di incontri interculturali che ha coinvolto studiosi provenienti da vari ambiti per tentare di decifrare i nostri tempi. Nel 2017 il Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle ha celebrato il quarantennale con la sua mostra personale dal titolo Fly Sky and Air. Trentanove sono ad oggi le pubblicazioni personali, che dall’esordio, hanno documentato in maniera metodica la sua ricerca. In questi giorni Mario Vespasiani è in mostra a Monaco di Baviera nell’Eso Supernova Planetarium, al Premio Cimitile di Napoli e per tutta l’estate al Paese Alto di Grottammare con la mostra Navi degli Astri.