Secondo il n. 1471 del Catechismo dellaChiesa Cattolica, l’indulgenza “è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, remissione che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi”. Dunque, quando ci si accosta con spirito di fede all’indulgenza, evitando ogni logica di “commercio” fra l’uomo e Dio e desiderosi di entrare sempre più in comunione col Padre, realmente si fa un’esperienza di perdono e di grazia. Recentemente la Chiesa diocesana ha concesso l’indulgenza plenaria in occasione della Sacra Giubilare e in occasione della Solenne Messa per la Festa della Madonna della Marina.
Ma come nasce storicamente il Perdono di Assisi? Nell’estate del 1216 San Francesco si trovava in preghiera nella chiesa della Porziuncola e vide Gesù e la Madonna ai quali chiese la grazia di un’indulgenza per i peccatori pentiti. Gesù e Maria accolsero la richiesta del Poverello d’Assisi, a patto che tale indulgenza fosse istituita dalla Suprema Autorità della Chiesa. Fu così che Francesco si rivolse a Papa Onorio III che in quei giorni si trovava a Perugia ed ottenne dal pontefice quanto desiderato in favore dei peccatori pentiti.
Come già detto, l’indulgenza si può ottenere in qualsiasi chiesa parrocchiale, non solo francescana, ma nulla impedisce ai fedeli di recarsi nelle chiese storicamente più legate al carisma francescano. In particolare, nella città di San Benedetto del Tronto nella parrocchia di Sant’Antonio da Padova le Sante Messe saranno celebrate alle 7.00, alle 8.00 e alle 19.00 e saranno disponibili diversi sacerdoti per le confessioni.
Così padre Massimo Massimi, parroco della chiesa di Sant’Antonio, invita i fedeli ad accostarsi a questo evento di grazia: “Vorrei portare tutti in Paradiso. Questa frase di san Francesco trasmette il desiderio di salvezza per tutti che è stato in Gesù e che egli ha fatto proprio. Qui è racchiuso il senso di questa festa; è come se il Signore esortasse per mezzo nostro: vi preghiamo; lasciatevi riconciliare con Dio!”