In Yemen 11 milioni di bambini vittime del conflitto in corso e della “peggiore crisi umanitaria del mondo” hanno bisogno di protezione e assistenza. È l’allarme lanciato oggi dall’Unicef, che chiede di “fermare immediatamente gli attacchi contro le strutture idriche e le infrastrutture civili”. “Dopo l’escalation del conflitto a Hodeida alla fine di maggio, le agenzie umanitarie hanno fornito sul campo l’assistenza umanitaria di cui c’era grande bisogno”, dichiara Henrietta H.Fore, direttore generale dell’Unicef, ricordando di aver fornito collettivamente acqua potabile, cure mediche e nutrizionali a centinaia di migliaia di bambini colpiti dal conflitto in Yemen, anche a Hodeida. “Gli attacchi contro le strutture e i servizi civili sono inaccettabili, disumani e violano il diritto bellico fondamentale – afferma -. Le violenze in corso e i ripetuti attacchi sulle infrastrutture civili salvavita a Hodeida rappresentano una minaccia diretta alla sopravvivenza di centinaia di migliaia di bambini e le loro famiglie. Negli ultimi giorni si sono intensificati gli attacchi contro sistemi e strutture essenziali per sostenere le vite dei bambini e delle famiglie”. Due giorni fa hanno ricevuto notizie di due attacchi aerei su un deposito, supportato dall’Unicef, che conteneva aiuti umanitari tra cui kit igienici e legati all’acqua. Il 28 luglio, un centro sanitario sostenuto dall’Unicef nel distretto di Zabid è stato attaccato, causando danni al serbatoio di carburante della struttura. Il 27 luglio la stazione idrica nel distretto di al-Mina, che forniva Hodeida con la maggior parte dell’acqua, è stata colpita. “Lo Yemen sta già affrontando una grave carenza di acqua potabile, che è direttamente collegata alle epidemie di colera e diarrea acquosa acuta – sottolinea Fore -. Gli attacchi contro le infrastrutture idriche minacciano gli sforzi per prevenire altre epidemie di colera e diarrea acquosa acuta in Yemen. Continueremo a chiedere a tutte le parti coinvolte nel conflitto di proteggere i civili e le infrastrutture civili. La guerra in Yemen non ha vincitori. Sta derubando i bambini yemeniti del loro futuro”.