“La visita del Papa nel nostro Paese è molto importante per rafforzare la fede e la speranza e consolidare le basi di una società democratica”, hanno scritto i vescovi lituani in un messaggio diffuso a poco più di due settimane dall’arrivo di Papa Francesco a Vilnius, il 22 settembre. Come la visita di Giovanni Paolo II nel 1993 “è diventata uno dei più grandi eventi dello stato lituano appena rinato”, così ora il Paese “si sta preparando per un incontro storico”. Tre sono i motivi: “è un meraviglioso dono di Dio” che “la nostra piccola terra riceva un ospite così importante”; ascoltare la sua parola rafforzerà “la nostra fede e la fiducia nella misericordiosa provvidenza di Dio”; “tutto il mondo parlerà del nostro Paese” e ciò “indubbiamente ispirerà sempre più pellegrini e turisti a visitarci”. Poiché non ci sono più biglietti disponibili per gli eventi, i vescovi invitano a “non scoraggiarsi” e cogliere “l’opportunità di vedere” il Papa che attraversando Vilnius e Kaunas “saluterà e benedirà tutti coloro che usciranno dalle loro case per incontrarlo”. Il suo arrivo sarà anche “una speciale occasione di comunione” e un’opportunità di “sperimentare di nuovo quello spirito di rinascita” vissuto 100 anni fa, con la conquista dell’indipendenza, esperienza condivisa con gli altri Paesi baltici. Per questo i vescovi invitano a “regalare a se stessi e gli uni gli altri” “l’ispirazione della fede e la gioia dell’unità della nostra nazione”.
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