Si inasprisce ancor più la repressione in Nicaragua. La Polizia nazionale ha tratto ieri in arresto sei giovani della Coalizione universitaria: quattro donne – Judith Belén Mairena, Iskra Malespín, Grecia Ramírez e Ariana Moraga – sono state liberate in serata, mentre sono rimasti in carcere Edwin Carcache e Alejandro Centeno. Il primo dei due è un riconosciuto leader e fa parte della delegazione del Dialogo nazionale, che ormai da molte settimane non viene convocato. L’arresto dei sei giovani era stato subito segnalato in una nota dall’Uca, l’Università centroamericana di Managua gestita dai gesuiti, che aveva scritto in una nota: “Esigiamo che si liberino immediatamente” i giovani “detenuti illegalmente” e che vengano loro garantiti i diritti costituzionali e, soprattutto, i diritti umani”.
Sempre nella giornata di ieri l’arcidiocesi di Managua ha emesso una nota ufficiale, firmata dall’arcivescovo, il cardinale Leopoldo Brenes, nella quale vengono espressi “appoggio e vicinanza” al vescovo di Matagalpa, mons. Rolando Álvarez Lagos, oggetto domenica scorsa di una violenta aggressione verbale da parte di un gruppo di militanti filogovernativi. L’arcidiocesi condanna l’aggressione con fermezza e manifesta riconoscimento e gratitudine per lo “straordinario lavoro in favore del bene comune” realizzato dal vescovo di Matagalpa.
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