“Ogni anno nel mondo ci sono 12 milioni di spose bambine”. Lo denuncia oggi Save the Children, in occasione della Giornata internazionale delle bambine. Se tutte le adolescenti del mondo potessero portare a termine la scuola secondaria – sottolinea l’Organizzazione che dal 1919 lotta per salvare la vita dei bambini e garantire loro un futuro – entro il 2030 potrebbero essere evitati 50 milioni di matrimoni che coinvolgono bambine e ragazze. Con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, nei giorni scorsi Save the Children ha lanciato una iniziativa sulla propria pagina Facebook invitando gli utenti a partecipare a un misterioso matrimonio, quello di Aisha, senza fornire loro ulteriori dettagli. Da questa mattina il velo di mistero sulle nozze è stato finalmente sollevato, lasciando però gli utilizzatori dei social di fronte a una triste realtà. Quello di Aisha si è infatti rivelato tutt’altro che il coronamento del sogno d’amore immaginato da ogni ragazza, bensì un vero e proprio incubo, un matrimonio forzato di cui è stata vittima una ragazza somala che all’epoca aveva solo 13 anni. Una storia simile a quella di milioni di bambine al mondo. Secondo Save the Children c’è una stretta relazione tra matrimoni precoci ed educazione: se da un lato i matrimoni delle bambine rappresenta una delle cause principali dell’abbandono scolastico nei paesi più poveri, dall’altro le ragazze che non frequentano la scuola sono a maggior rischio di sposarsi precocemente. “Una nefasta combinazione tra due elementi, povertà e discriminazione di genere, fa sì che molte famiglie arrivino alla conclusione che per le loro figlie è meglio diventare mogli e madri invece di ricevere un’educazione – ha dichiarato Helle Thorning-Schmidt, direttore generale di Save the Children International -. Quando una ragazza si sposa non viola i suoi diritti solo una volta, ma affronta conseguenze che durano tutta la vita. Sarà più soggetta ad abusi, avrà più possibilità di diventare madre prima di essere pronta fisicamente ed emotivamente e i suoi figli saranno più a rischio di morire prima del loro quinto compleanno”. Negli ultimi dieci anni circa 25 milioni di matrimoni precoci sono stati evitati, tuttavia nessuno dei Paesi in via di sviluppo è in grado attualmente di raggiungere l’Obiettivo globale dell’Onu di porre fine alla pratica entro il 2030. In Nepal, grazie alle iniziative portate avanti da Save the Children il tasso di matrimoni precoci è crollato, tra il 2015 e il 2017, dell’11%.
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