Il tema era peraltro di grande interesse, ovvero l’importanza della pratica psicomotoria per il raggiungimento di uno stato di salute e benessere in ogni età della vita, a partire dai bambini e dagli adolescenti per arrivare agli adulti, ai genitori e infine ai nonni.
Dopo i saluti del sindaco Pasqualino Piunti, dell’assessore Emanuela Carboni, della coordinatrice dell’Ambito sociale 21 Simona Marconi, i lavori, moderati dalla pedagogista del Comune Rita Tancredi, sono stati aperti dalla relazione “Lo psicomotricista nelle istituzioni pubbliche in campo educativo e sociale” del presidente di “ANUPI Educazione” Anton Maria Chiossone. Si sono poi succeduti gli interventi delle psicomotriciste di “ANUPI Educazione” Tiziana Andrenelli, Ylenia Casagrande, Mirella Treves e Donata Castiello, che hanno presentato la pratica psicomotoria con genitori e bambini dai 0 ai 6 anni fino a toccare i temi del piacere di comunicare dall’infanzia all’adolescenza, del “corpo emozionale” nelle esperienze con gli adulti, della formazione, dei bisogni dei “care givers” dei malati di Alzheimer.
Il successo del convegno ha dato ulteriore slancio all’entusiasmo con cui si stanno svolgendo i laboratori sulla psicomotricità al centro sociale “Primavera” comunale di via Piemonte nell’ambito del progetto “Nonni in movimento”. A novembre sono inoltre in programma, al Centro per le famiglie di via Manzoni, due cicli di laboratori di psicomotricità: “Gioco con il corpo in movimento”, rivolto a bambini e genitori dei nidi e sezioni primavera comunali, e “So-stare bene a scuola in movimento” per gli adolescenti che a breve sarà divulgato nelle scuole per raccogliere le adesioni.