SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nei nostri mari e nei nostri oceani, sono presenti ben 8 milioni di tonnellate di plastica. Essendo “punti di accumulo”, i porti non fanno eccezione, specie nel Mediterraneo. Un problema di stretta attualità, ma fortunatamente vi sono dei rimedi semplici quanto efficaci.
In particolare, vi è un cestino galleggiante, frutto della geniale invenzione degli australiani Andrew Turton e Pete Ceglinski ed evoluto in seguito. Questo cestino si chiama Lifegate Seabin, finalizzato alla raccolta dei rifiuti che galleggiano in acqua e capace di catturare all’anno tonnellate di detriti, variabili a seconda del meteo e dei volumi presenti in porto.
Il cestino funziona 24 ore al giorno tramite collegamento elettrico, il che rende impossibile l’ubicazione in mare aperto e può contenere 20 kg di rifiuti, compresi microplastiche ed idrocarburi. Giornalmente questo strumento può catturare oltre mezza tonnellata all’anno.
Si tratta di un inbuto con alla base una pompa immersa che aspira acqua creando una depressione sufficiente a formare un effetto simile allo scarico di un lavandino. L’acqua è risucchiata nel raggio di circa sette metri dall’impianto e tutti i rifiuti galleggianti si convogliano dentro un cestino con rete a maglie molto strette, capaci di filtrare rifiuti e microplastiche fino alle dimensioni di 2 millimetri.
Seconda località nelle Marche dopo Fano e quarta nell’Adriatico italiano, anche San Benedetto ha in dotazione questo strumento mangiaplastica, presente all’inizio del pontile G della nuova darsena del porto turistico, sotto l’attenta e competente cura del Circolo Nautico Sambenedettese. Come per l’impianto fanese, l’installazione è a cura della ditta francese Poralu, curatrice del progetto Lifegate Seabin con il supporto di Whirpool. Poralu ha fornito il lifegate in comodato d’uso al Circolo Nautico.
Proprio nei locali del Circolo nella nuova Darsena, nella mattinata del 22 ottobre si è svolta la conferenza stampa alla presenza del Sindaco Pasqualino Piunti, dell’Assessore all’ambiente Andrea Traini e dei Consiglieri delegati al porto e alle attività marittime Mario Ballatore ed Emidio Del Zompo.
“Decoro, Pulizia ed eliminazione delle barriere architettoniche sono i tre punti fondamentali”, così il Sindaco Piunti che ha ribadito l’importanza del progetto e una prosecuzione sempre più rilevante.
Presenti anche il presidente di Legambiente San Benedetto Sisto Bruni e il Comandante della Capitaneria di Porto Mauro Colarossi, che ha focalizzato il suo intervento sulla sensibilizzazione dei giovani e dei cittadini ai problemi legati all’inquinamento del mare, un mare luogo di prospettive, conoscenza ed educazione
Il Sindaco ha evidenziato la forte collaborazione tra Comune e Circolo Nautico. A fare gli onori di casa il presidente Arcangelo Caputo e il consigliere delegato agli ormeggi Angelo Crescenzi, il quale, oltre a spiegare il progetto e le caratteristiche del cestino mangiaplastica, ha dichiarato l’intenzione di aggiungere altri cinque seabin, al fine di avere passo dopo passo un mare e un porto sempre più liberi dai rifiuti, con la speranza di un uso consapevole e responsabile della gestione dei rifiuti da parte della cittadinanza.
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