Il presidente del Paraguay – ha riferito il “pool” di giornalisti ammessi a seguire l’evento – era accompagnato da una delegazione di 16 persone, tra cui la moglie e i tre figli. Una volta accolto il presidente nella Sala del Tronetto, prima di accompagnarlo nella biblioteca privata, Francesco ha scherzato con lui ripetendo una battuta già utilizzata con altri Capi di Stato: “Sa qual ‘è la differenza tra il terrorismo e il protocollo? Con i terroristi si può negoziare”. Moltissimi i doni di Benitez al Papa, tra cui un trono papale in legno e plastica, un vassoio di “Chipà”, una torta salata a base di farina di manioca e mais, un libro sull’evangelizzazione dei guaranì, una scatola di “mate” d’argento, un presepe artigianale e un quadro con la Sagrada familia. Infine il presidente paraguayano ha consegnato a Francesco una cartellina con il progetto di un oratorio da realizzare in onore della nuova beata del Paese, Maria Felicia, la “Chiquitunga”: “Aspettiamo che lei venga all’inaugurazione”, l’invito. Il Papa, da parte sua, ha regalato al suo ospite una stampa della basilica di San Pietro senza il colonnato, che risale al 1620, oltre al consueto medaglione con l’ulivo della pace e i quattro documenti del pontificato: Evangelii gaudium, Laudato si’, Amoris laetitia e Gaudete et exsultate, insieme al Messaggio per la scorsa Giornata mondiale della pace.