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Papa Francesco: lotta alla povertà, corruzione e narcotraffico tra i temi dell’udienza al presidente del Paraguay

È durata circa 25 minuti l’udienza concessa ieri dal Papa al presidente della Repubblica del Paraguay, i Mario Abdo Benítez, il quale si è successivamente incontrato con il card. Pietro Parolin, segretario di Stato, accompagnato da mons. Paul Richard Gallagher, segretario per i rapporti con gli Stati. “Nel corso dei cordiali colloqui – riferisce la Sala Stampa della Santa Sede – è stato espresso compiacimento per i buoni rapporti esistenti tra la Santa Sede e il Paraguay ed è stata sottolineata l’importanza dei valori cristiani nella storia e nell’attualità del Paese. In tale contesto è stato rilevato il significativo contributo della Chiesa locale a favore dell’intera società paraguayana”. “Ci si è poi soffermati sulla situazione del Paese, con particolare riferimento alla promozione sociale e al sostegno alla famiglia, alla lotta contro la povertà, la corruzione e il narcotraffico”, si legge ancora nel comunicato: “Nel prosieguo della conversazione sono stati affrontati temi di comune interesse in ambito internazionale e regionale”.

Il presidente del Paraguay – ha riferito il “pool” di giornalisti ammessi a seguire l’evento – era accompagnato da una delegazione di 16 persone, tra cui la moglie e i tre figli. Una volta accolto il presidente nella Sala del Tronetto, prima di accompagnarlo nella biblioteca privata, Francesco ha scherzato con lui ripetendo una battuta già utilizzata con altri Capi di Stato: “Sa qual ‘è la differenza tra il terrorismo e il protocollo? Con i terroristi si può negoziare”. Moltissimi i doni di Benitez al Papa, tra cui un trono papale in legno e plastica, un vassoio di “Chipà”, una torta salata a base di farina di manioca e mais, un libro sull’evangelizzazione dei guaranì, una scatola di “mate” d’argento, un presepe artigianale e un quadro con la Sagrada familia. Infine il presidente paraguayano ha consegnato a Francesco una cartellina con il progetto di un oratorio da realizzare in onore della nuova beata del Paese, Maria Felicia, la “Chiquitunga”: “Aspettiamo che lei venga all’inaugurazione”, l’invito. Il Papa, da parte sua, ha regalato al suo ospite una stampa della basilica di San Pietro senza il colonnato, che risale al 1620, oltre al consueto medaglione con l’ulivo della pace e i quattro documenti del pontificato: Evangelii gaudium, Laudato si’, Amoris laetitia e Gaudete et exsultate, insieme al Messaggio per la scorsa Giornata mondiale della pace.

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