DIOCESI – “Effonderò su ogni persona il mio Spirito: diverranno profeti i vostri figli e figlie, i vostri anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni, su schiavi e schiave effonderò il mio Spirito”. (Gioele 3,1-2)
È una citazione che ho ritrovato in un biglietto per gli auguri di compleanno di qualche tempo fa. Inconfondibile la scrittura tremolante del mio carissimo maestro di vita, ormai avanti negli anni. Non so come è finito sulla scrivania tra le fotocopie che parlano delle nuove proposte pastorali. Mi è sembrato però di trovare un collegamento: di fronte ad una novità osa solo chi sa sognare, a cominciare dagli anziani, chiamati a sostenere e incoraggiare le visioni dei giovani! Osa solo chi sa stare dentro la storia in maniera profetica. Purtroppo nella mia vita sperimento che la paura del nuovo la fa da padrona : chi non si è trovato come me in questa situazione? E tutto si paralizza.
Ma è già successo! Quante volte ho predicato che venendo in mezzo ai suoi Cristo ha messo in discussione la ‘struttura religiosa’ del suo popolo e che due potevano essere le possibili reazioni: mettersi in crisi e cambiare oppure farLo fuori. I sommi sacerdoti, molti scribi e farisei hanno optato per la seconda soluzione. I discepoli invece, pur coscienti della loro pochezza e dei loro limiti, si sono fidati e affidati, hanno creduto alla forza dello Spirito Santo e hanno sposato la novità proposta da Cristo.
Lo so per certo che è cosi; l’ho vissuto e me lo hanno “raccontato” e “condiviso”.
Quando sono troppi i ‘se’ e i ‘ma’, forse è arrivato il tempo di riaccendere i sogni, a cominciare da chi è avanti con l’età, di lanciarsi in un’avventura di cui si può avere solo ‘visioni’ più che convincenti spiegazioni. In fondo, dietro ad una nuova proposta che ci viene consegnata, si può rintracciare l’antico e sempre nuovo sogno di Dio, che Cristo ci ha rivelato, quello dell’unità, diversi per la comunione, ad immagine del mistero Trinitario, non solo tra persone ma anche tra comunità cristiane. L’antico serpente è sempre lì, accovacciato alla porta, pronto ad insinuare dubbi e seminare divisione. Eppure la gioia del Padre che è nei cieli, come la contentezza di ogni genitore sulla terra, è vedere i figli che camminano insieme, fraternamente, nell’aiuto reciproco e nello scambio dei doni. I sogni si realizzeranno e le visioni si concretizzeranno e affidandoci allo Spirito del Risorto saremo tutti aiutati a leggere i segni dei tempi e tutti avremo quella forza per vincere la paura.
Sono qui e sinceramente tra fatiche e timori che avverto e a volte sembrano avere il sopravvento, mi arriva una suggestione, “come un venticello leggero” … e se provassi a “sognare” anche io mercoledì 21 novembre quando insieme all’aiuto del prof. Pierpaolo Triani si tratterà di qualcosa di nuovo?
“Dall’ecclesiologia di comunione alle unità pastorali. Punti non muri”. L’appuntamento per i presbiteri e tutti gli operatori pastorali è alle ore 21.00 presso il teatro S. Filippo Neri.
Pierpaolo Triani (1965), laureato in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Parma e Dottore di Ricerca in Pedagogia presso l’Università degli Studi di Bologna, è professore associato di Didattica Generale presso la Facoltà di Scienze della Formazione, Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Piacenza. E’ docente, presso la sede di Piacenza, di Metodi e tecniche dell’intervento educativo con i minori e Metodologia delle attività formative e speciali; è docente presso la sede di Brescia di Didattica Generale. Ha pubblicato: Socializzazione e lavoro di gruppo (De Agostini, Novara, 1998), Il dinamismo della coscienza e la formazione. Il contributo di Bernard Lonergan ad una ‘filosofia’ della formazione (Vita e Pensiero, Milano 1998), Sulle tracce del metodo (ISU, Milano 2002), ristampato in parte nel testo di M. Santerini – P. Triani, Pedagogia sociale per educatori (ISU, Milano 2007), Disagi dei ragazzi, scuola e territorio (La Scuola, Brescia 2011). Inoltre è autore di diversi saggi e articoli e curatore di diversi volumi tra i quali: Sperimentare, conoscere, decidere. Riflessioni sull’educare a partire da Bernard Lonergan (Berti, Piacenza 2001); Sviluppo della coscienza e valori. Il contributo di Bernard Lonergan (Berti, Piacenza 2003), Leggere il disagio scolastico (Carocci, Roma 2006), L’arte di educare nella fede. Le sfide del tempo presente (Messaggero, Padova 2009) assieme a N. Valentini, La formazione della coscienza. Antologia di scritti di B. Lonergan (La Scuola, Brescia 2010), Educare: impegno di tutti (AVE, Roma 2010), Centra la scuola. Interventi di sistema per la grave dispersione scolastica (assieme a E. Ripamonti e A. Pozzi, Vita e Pensiero, MIlano 2015). Si dedica allo studio dei temi della formazione, dei metodi educativi, della condizione ed educazione dell’infanzia e dell’adolescenza, del disagio scolastico, dei rapporti tra sistema scolastico e sistema sociale. Inoltre si interessa, da tempo, ai modelli e alle pratiche educative nella comunità cristiana. Fa parte del gruppo di lavoro, promosso dall’Istituto Giuseppe Toniolo, che elabora periodicamente il Rapporto Giovani sulla condizione giovanile in Italia. Dal 2006 al 2016 è stato direttore della Rivista Scuola e Didattica e dal 2007 al 2010 e dal 2014 al 2017 è stato membro dell’Osservatorio Nazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
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