“La scarsità di vocazioni al sacerdozio non può essere interpretata come una crisi della vocazione in sé, ma come una crisi di discernimento”. Lo ha detto il vescovo ausiliare di Madrid, mons. Jesús Vidal, durante il congresso Cattolici e vita pubblica, organizzato dall’Associazione Cattolica di propagandisti e dalla Fondazione Università San Pablo CEU, in corso a Madrid. Il presule, che è il più giovane vescovo spagnolo, ha segnalato che “la vita non nasce come vocazione e, quindi, non c’è discernimento e, di riflesso, non ci sono vocazioni” sia al sacerdozio sia al matrimonio. Vidal ha escluso che la scarsità di vocazioni al sacerdozio possa essere attribuita all’egoismo dei giovani. Crede piuttosto che “è necessaria una campagna di sensibilizzazione affinché le famiglie siano consapevoli di dover essere aperte a tutte le vocazioni”. Per il vescovo ausiliare, il ruolo della famiglia nell’accompagnare il giovane nel suo discernimento è la chiave. A questo proposito, ha assicurato che “la famiglia non dovrebbe delegare il proprio ruolo ad altre istituzioni o sostituirsi al giovane nella scelta della propria vocazione, presentando un percorso deciso e chiuso”.
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