RIPATRANSONE – L’artista Mario Vespasiani, tutt’ora in mostra al Museo Diocesano di Gaeta con un evento ispirato alla battaglia di Lepanto è tra i protagonisti della Biennale d’Arte Contemporanea “Premio Marche” che ha aperto i battenti lo scorso sabato. Rassegna che torna dopo vent’anni e che per la prima volta si tiene (fino al 31 gennaio) nell’imponente cornice del Forte Malatesta di Ascoli Piceno.

Fin dalle prime edizioni il Premio è stato uno strumento per il dibattito artistico contemporaneo nazionale, per la divulgazione e per una riflessione critica, storicamente legato alla città di Ancona, nel 2018 diventa itinerante, per affermare e confermare l’obiettivo primario della valorizzazione del territorio in ordine alla conoscenza, promozione e valorizzazione della scena artistica marchigiana nell’ambito delle arti visive contemporanee.
Insieme a Vespasiani presente nella sala centrale con un grande tondo intitolato Navi degli Astri, spiccano tra gli artisti invitati autori prestigio come il premio Oscar lo scenografo Dante Ferretti, l’illustratore Tullio Pericoli, il pittore Enzo Cucchi, i fotografi Giorgio Cutini e Lorenzo Cicconi Massi e lo scultore Giuliano Vangi.
Nel corso della sua storia, il Premio Marche ha visto la partecipazione di quasi la totalità dei maggiori artisti del secondo Novecento, alcuni già affermati in quegli anni e altri che lo diventarono in seguito, come Alberto Burri, Corrado Cagli, Massimo Campigli, Giuseppe Capogrossi, Felice Casorati, Fausto Pirandello, Gino Severini, Mario Sironi.

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