SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ha preso avvio in Italia a settembre 2019 e durerà fino a marzo 2019 la sperimentazione del protocollo di attività elaborato dallo Csen nell’ambito del Progetto MEW, insieme all’Università del Foro Italico, alla ASL RM2 e ai partner europei del progetto.
I 40 volontari reclutati in tutto il territorio italiano danno inizio al periodo di 6 mesi in cui abbandonano il proprio stile di vita sedentario, per seguire le indicazioni e i consigli del protocollo MEW e dare il benvenuto alle buone abitudini. I partecipanti al progetto, tra i 30 e i 55 anni, prendono parte al programma sia individualmente che in gruppo, lavorando a stretto contatto con un trainer e monitorati costantemente. Tra i 40 volontari c’è un giovane grottammarese Alceste Aubert, erasmus project manager, che ci racconta la sua esperienza.
“Ho iniziato ad allenarmi eseguendo il protocollo che comprende alcuni semplici esercizi; in più ho scelto la bicicletta come mezzo di spostamento per la città vivendo in una città di mare come San Benedetto del Tronto, ben attrezzata di piste ciclabili. Attraverso sessioni di allenamento guidate una/due volte a settimana e indicazioni specifiche da seguire individualmente ogni giorno, sperimentano diverse modalità per condurre una vita attiva, in modo da integrare gradualmente il movimento nella loro vita quotidiana. Oltre a proposte per modificare le proprie abitudini motorie a casa, a lavoro e nel tempo libero, il protocollo contempla suggerimenti sull’alimentazione, sul sonno, sullo stretching e sul rilassamento, e mira a sviluppare competenze psicosociali in grado di far acquisire e mantenere nel tempo uno stile di vita sano a 360 gradi.
Mi sono affidato, continua Alceste Aubert, a due professionisti biologi il dott. Paride Travaglini e la Dott.sssa Sonia Trebaldi che mi seguono sia da un punto di vista alimentare che per effettuare l’esame bioimpedenziometrico.
Al termine della sperimentazione, i dati italiani verranno confrontati con i risultati ottenuti dai volontari di Lettonia, Portogallo, Germania, Irlanda, Inghilterra, Olanda e Romania, per evidenziare gli effetti del protocollo su più di 200 soggetti, appartenenti a 8 diversi Paesi Europei.
“L’Italia è il Paese più sedentario d’Europa e grazie a questo progetto lo Csen ha l’opportunità di mettere la sua esperienza al servizio del contrasto all’inattività, oltre a sviluppare importanti collaborazioni con Paesi da cui poter imparare” afferma il Responsabile del Progetto Andrea Bruni.
Il Presidente Nazionale Csen Francesco Proietti commenta: “Siamo fieri di aver ideato e implementato questa importante azione in piena sintonia con la strategia dell’Ente, ma siamo soprattutto orgogliosi di poter contribuire allo sviluppo della Promozione Sportiva Nazionale”.
Il protocollo di attività per il contrasto alla sedentarietà del progetto MEW nasce dalla collaborazione di: Centro Sportivo Educativo Nazionale (C.S.E.N.), Università di Roma Foro Italico, ASL Roma 2 (Italia), Baltic Youth Way (Lettonia), Institute of Technology Tralee (Irlanda), International Centre for Coaching Excellence – ICCE (Regno Unito), International Council of Sport Science and Physical Education – ICSSPE (Germania), Polytechnic of Guarda (Portogallo), Veniti cu Noi (Romania) e Volkshochschule im Landkreis Cham (Germania).
MEW (Movement Environment Well-being) è un progetto cofinanziato dal Programma dell’Unione Europea Erasmus+ Sport.
0 commenti