Durante l’omelia il Vescovo ha invitato i fedeli a prendere Maria come esempio e a guardarla come colei che ci vuole accompagnare all’incontro con Dio. Maria ha vissuto la sua vita in modo immacolato, camminando sempre decisamente verso il Signore, sin da quando è stata presentata al Tempio. Come Maria, anche il nostro cammino verso Dio deve avere inizio da bambini. È sintomo di una tiepidezza della fede quando i genitori cristiani dicono, a riguardo della fede dei propri figli, che ci penseranno quando saranno grandi. Ci preoccupiamo giustamente di tutte le cose che crediamo importanti per loro, come la salute, l’istruzione, lo sport, ma a volte sembra che reputiamo secondario educarli nella fede.
Al contrario, ha proseguito Mons. Bresciani, Maria e Giuseppe hanno insegnato a Gesù a camminare nella fede, a tal punto che a 12 anni era in grado di discutere coi dottori della Legge. Maria ha vissuto in modo responsabile verso Gesù e, dal giorno in cui egli è stato crocifisso, continua a essere responsabile verso di noi e questo perché Maria non ha appesantito il suo cuore con le tante cose delle quali spesso ci preoccupiamo, ma sempre è stata immersa in Dio. Il suo cuore allora diventa modello del nostro e se non riusciamo a essere come lei, il Signore ci dona la possibilità di tornare ad avere un cuore immacolato attraverso il sacramento della confessione.
Chiediamo allora a Maria, ha concluso il vescovo, la grazia di essere vigili contro il male che si presenta in forme suadenti, con la preghiera e con l’ascolto della Parola di Dio. Chiediamo a Maria la grazia di avere un cuore il più possibile simile al suo per allontanare le liti, per essere responsabili verso gli altri e per dare un’impronta cristiana a tutta nostra vita.