“Papa Francesco comunica quando incontra gli altri. La forza dalla sua comunicazione nasce dall’incontro. Il nostro tempo invece sta costruendo sulla divisione l’utopia, in senso negativo, della sicurezza”. Lo ha detto Paolo Ruffini, prefetto del dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, nel suo intervento alla conferenza “Un nuovo patto tra le generazioni”, stasera, a Roma, in occasione della presentazione del libro “La saggezza del tempo. In dialogo con Papa Francesco sulle grandi questioni della vita”. Associando “il virus della cardiosclerosi” all’“incapacità di incontrarsi”, il prefetto ha affermato come “dividendosi dagli altri ci si divide da noi stessi”. “È nell’affidarsi all’incontro che possiamo costruire la pace”, ha affermato. Poi, l’attenzione sul processo di costruzione della pace. “Se pensiamo che la nostra identità dipenda dalla negazione dell’identità dell’altro costruiamo dei fanatici, l’opposto della pace”. L’attenzione si è focalizzata sull’importanza della memoria. “Questo libro parla di memoria in un tempo in cui tutto sembra cominciare da capo ogni giorno. Ci parla di condivisione in un tempo in cui abbiamo perso questa capacità, in cui non siamo più capaci di prenderci il nostro tempo”. A proposito del patto generazionale tra giovani e anziani, Ruffini ha segnalato come “i ragazzi di oggi cercano i nonni per raccontare un passato che la nostra generazione, quella degli adulti di oggi, non sa raccontare”. “Questo libro collega passati e persone – ha concluso -. Ci fa pensare come l’educazione sia qualcosa di diverso della formazione che si tira fuori dall’incontro”.
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