Aiuto alla Chiesa che Soffre lancia una campagna natalizia di preghiera, aiuto e solidarietà dal titolo “Candele per la Pace in Siria”. La campagna è iniziata il 2 dicembre, prima domenica dell’Avvento. Si tratta di un’iniziativa che nei giorni scorsi ha visto impegnati oltre 50mila bambini, appartenenti a diverse religioni, di molte città siriane fortemente colpite dalla guerra, tra cui Aleppo, Damasco, Homs, Marmarita, Hassaké, Tartus a Latakia. I piccoli, spiegano i promotori, “hanno pregato e dipinto disegni riguardanti la pace sui flambeaux delle loro candele”: “Croci, colombe e messaggi di speranza attraverso i quali i piccoli siriani, che rappresentano la prima vittima del conflitto tuttora in atto, hanno rivolto al mondo la loro richiesta di pace”. La Fondazione Acs invita “le persone di tutto il mondo a rispondere al grido di pace dei bambini di Siria, accendendo una candela, per diffondere il messaggio dei piccoli siriani e infondere speranza durante il tempo dell’Avvento”.
In risposta alla “drammatica situazione umanitaria e per impedire la scomparsa della presenza cristiana nel Paese”, Acs accompagna l’iniziativa con una campagna internazionale di raccolta fondi che la Fondazione sosterrà attraverso le sue 23 sedi nazionali. Un piano di aiuti emergenziali, di ricostruzione e pastorali per un totale di 15 milioni di euro, in aggiunta agli oltre 29 milioni e 350mila euro donati da Acs dall’inizio del conflitto nel 2011.
Il piano comprende la distribuzione di pacchi-viveri, medicine e latte in polvere per i bambini; sostegno al pagamento del canone di locazione e del combustibile per il riscaldamento; ricostruzione delle abitazioni delle famiglie cristiane rifugiate e delle strutture ecclesiastiche quali chiese e monasteri; sostegno a sacerdoti e religiose, programmi di assistenza spirituale e psicologica; pagamento delle tasse scolastiche di bambini e studenti universitari; regali di Natale per oltre 15mila piccoli.