GROTTAMMARE – Durante la liturgia della Parola di ieri, mercoledì 5 dicembre, alle ore 18.00, la comunità parrocchiale della Chiesa di San Pio V di Grottammare ha ricordato il diacono Sandro Girolami a due anni dalla morte.
Presenti alla celebrazione tantissimi cittadini di Grottammare che hanno apprezzato il diacono per la sua testimonianza di vita e per il suo impegno concreto nella comunità.
Presenti in particolare: alcuni Scout del gruppo “Grottammare 1” dove Sandro è stato capo per oltre 30 anni, i fratelli del cammino neo catecumenale, alcuni esponenti delle diverse realtà parrocchiali e il diacono Lorenzo Capocasa che presta il proprio servizio presso la Parrocchia Gran Madre di Dio. Ad animare la liturgia il coro parrocchiale.
La celebrazione della Parola è stata guidata dall’accolito, Carlo Laghi e dal ministro dell’Eucarestia, Rita Borriello.
Vogliamo ricordare Sandro attraverso le parole pronunciate dal Vescovo Carlo Bresciani durante il funerale: “Quello che abbiamo fatto non finisce qui e la nostra stessa vita è chiamata a non terminare mai, perché Dio l’ha pensata per il tempo dell’eternità.
Se Cristo è risorto, noi abbiamo la consolazione più grande: La vita eterna.
La parola del Buon Pastore non può che farci pensare a Gesù che si carica sulle spalle, con tenerezza, ognuno di noi per presentarlo al Padre.
Il Natale ci ricorda questo, che Gesù viene a cercarci per introdurci in questo amore che è l’amore divino.
Così il bene che facciamo acquista un senso: niente è stato inutile.
Questo è il tesoro che lui si trova tra le mani nel momento in cui si presenta a Dio, non si presenterà a mani vuote ma potrà dire di aver seminato un po’ di bene.
Questa è la moneta che il Padre apprezza e per cui dà la ricompensa.
Questa è la fede con la quale salutiamo il nostro diacono Sandro che, se da una parte non ci toglie la tristezza della separazione, dall’altra ci dà la consolazione fondamentale.
Sandro non ha perso la sua vita, ma donandola l’ha costruita insieme con Dio.
E questo è ciò che il Padre gli restituirà, con tutta la misericordia di cui ovviamente ognuno di noi ha bisogno. Se anche noi ci lasciamo caricare sulle spalle da Gesù, ci facciamo perdonare … allora quella comunione profonda e vera che si è costruita nella nostra vita non si interrompe ma ci conduce a Colui che è il vivente, che è la Vita, anche dopo la morte Possiamo salutare Sandro con gratitudine attraverso la preghiera di intercessione, sperando e invocando nella bontà e nella misericordia del Padre, affinché Dio ti possa accogliere.”