La conferenza intergovernativa per l’adozione del Patto globale per una migrazione sicura, ordinata e regolare (Gcm) si terrà a Marrakech, in Marocco, il 10 e 11 dicembre. La Santa Sede si unirà a molti altri governi del mondo per celebrare l’adozione di questo patto, il primo accordo internazionale sulla migrazione a livello complessivo. Il mese scorso, a New York, la terza commissione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato il Patto globale sui rifugiati (Gcr). “Fin dall’inizio la Santa Sede è si è impegnata a mettere in pratica i dettami dell’approccio di Papa Francesco, espresso in modo semplice ed efficace con quattro verbi: accogliere, proteggere, promuovere e integrare”, spiegano padre Michael Czerny e padre Fabio Baggio, sotto-segretari del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale. La Sezione Migranti e Rifugiati ha sviluppato questi quattro verbi in 20 Punti d’azione che vogliono “contribuire alla programmazione e valutazione delle azioni pastorali”. Tali punti sono stati il nocciolo del contributo ufficiale della Santa Sede alle consultazioni del 2017 e ai negoziati del 2018: “Oggi siamo felici di constatare che molti dei princìpi e delle misure elencati nei 20 Punti sono stati inclusi nel testo finale dei Patti, e in particolare in 15 dei 23 Obiettivi del Gcm”.

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