RIPATRANSONE – È stata riaperta lunedì 10 dicembre, in concomitanza con la festa in onore della Madonna di Loreto, Patrona della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, la chiesa concattedrale di San Gregorio Magno di Ripatransone. La Chiesa è sicuramente tra i monumenti più importanti della città, completata nel 1623, era rimasta chiusa per un periodo di lavori di consolidamento, ristrutturazione e restauro.
Un intervento articolato a causa dei danni riportati dal sisma del 2016 che ha riguardato sia il ripristino, sia interventi per il restauro dell’edificio e delle opere d’arte.
Hanno partecipato alla celebrazione diversi sacerdoti della diocesi che non sono voluti mancare in questo giorno importante per l’intera comunità Ripana.
Ad accogliere il Vescovo sul sagrato è stato il Sindaco Alessandro Lucciarini insieme al comandante di stazione dei Carabinieri, il Maresciallo Maggiore Maurizio Drago.
L’intervento del Sindaco Alessandro Lucciarini
Il Vescovo Carlo Bresciani durante l’omelia ha affermato:
Durante l’offertorio Don Gian Luca Pelliccioni, parroco della Chiesa di San Niccolò di Monteprandone e vicario della vicaria San Giacomo della Marca, ha donato, a nome della zona pastorale, l’olio per la lampada votiva in onore della Madonna di Loreto anche detta Madonna di San Giovanni.
La rappresentazione della Vergine con la Santa Casa fu realizzata nel XVII secolo da Sebastiano Sebastiani per venerare e ricordare il passaggio della Santa Casa verso Loreto, così come indica la tradizione.
Raccogliendo questa devozione popolare la confraternita di S. Giovanni commissionò questa opera che viene perciò detta la Madonna di S. Giovanni.
Fu poi il vescovo Mons. Chiaretti a indicarla come patrona della giovane diocesi di S. Benedetto- Ripatransone-Montalto.
Al termine della celebrazione ha preso la parola il Parroco della Chiesa di San Gregorio Magno, Don Nicola Spinozzi che ha affermato:
Al termine della Santa Messa è iniziata una breve processione interna alla Chiesa che ha portato il Vescovo Bresciani, i sacerdoti e i fedeli alla cappella dedicata alla Madonna di San Giovanni dove Don Gian Luca Pelliccioni ha acceso la lampada votiva ai piedi del simulacro.
Al termine della celebrazione è iniziato davanti al sagrato della Chiesa un momento di convivio che ha visto tutti i presenti stupiti sotto i primi fiocchi di neve e accompagnati dai fuochi d’artificio preparati dalla parrocchia.
franco
Finalmente la Citta dispone di un luogo dove celebrare la santa messa