Il diritto all’acqua è un diritto “primordiale”, eppure “non tutti hanno accesso ad essa”: per questo è necessario che “si distribuisca meglio” e la sua gestione avvenga “in forma sostenibile e razionale”. Lo scrive il Papa, nel messaggio – in spagnolo – inviato ai partecipanti alla Giornata di studio sull’Acqua, promossa dalla Fao a Madrid sul tema: “Acqua, agricoltura e alimentazione: costruiamo il domani”. “La terra deve essere trattata con tenerezza, per non causarle ferite, per non rovinare l’opera del Creatore”, il monito di Francesco, che denuncia come “in non poche regioni del nostro pianeta l’acqua è contaminata, si accumulano gli sprechi, la deforestazione avanza, l’aria è contaminata e il suolo acidificato”. Tutto ciò, fa notare il Papa, “genera un accumulo nocivo di mali e di miseria, che sperimentiamo quando gli alimenti si disperdono e non si condividono; per questo è imprescindibile educare i bambini e i giovani a nutrirsi in maniera sana, non semplicemente a mangiare. Nutrirsi correttamente comporta conoscere il valore degli alimenti, rifiutare il consumismo frenetico e compulsivo e fare della tavola un luogo di incontro e di fraternità, e non solo uno spazio per l’ostentazione o lo spreco”.
“Nonostante la terra abbia risorse per tutti, sia in quantità sia in qualità, una moltitudine ingente di persone patisce la fame ed è crudelmente flagellata dalla povertà”, la denuncia del Papa, secondo il quale per debellare questa piaga “basterebbe eliminare le ingiustizie e le iniquità e porre in atto politiche lungimiranti e di largo respiro”, in modo da costruire “una società che collochi al centro la persona umana e i suoi diritti fondamentali”.
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