Nella terza domenica di Avvento in tutte le Chiese della diocesi la colletta per l’Avvento di fraternità a sostegno dei progetti di accoglienza.
Chi mai avrebbe immaginato un Dio che danza, che grida di gioia?! Eppure il libro di Sofonia ce lo presenta così quando vede il suo popolo costruire, nella libertà e nella verità, il suo futuro. Una danza a cui sono chiamati anche i suoi figli, non perché sono scomparsi sofferenze e fatiche, ma come scrive Paolo nella lettera ai Filippesi, semplicemente perché per il Signore ci è vicino.
Forse anche noi ci portiamo dentro la domanda della folla a Giovanni Battista: “cosa dobbiamo fare?”. Conosciamo la risposta del profeta: “Chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto” e cioè condividi con gli altri, non fare soprusi, sii onesto.
In questa III domenica di Avvento, mentre si avvicina il Natale, la chiesa ci invita a gioire e per questo ci chiede la carità, infatti si legge nella Scrittura che c’è più gioia nel dare che nel ricevere (Atti 20,34-35).
Dio viene a danzare in mezzo al suo popolo, è ha la divina pazienza di aspettare che tutti si uniscano alla sua danza, anche gli storpi, i ciechi, i malati, i tristi…. Un gesto di accoglienza, un piccolo contributo può riaccendere il sorriso in qualche nostro fratello in modo che sia davvero festa per tutti!
La Caritas diocesana invita a sensibilizzare le comunità cristiane sulla bellezza e la necessità dell’accoglienza, costruendo ponti con le persone che più sperimentano il disagio, in modo che possa davvero circolare la carità che si fa solidarietà, condivisione, fraternità.
Le offerte raccolte per metà sono destinate alle Caritas parrocchiali e per metà vanno versate alla Caritas Diocesana.
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