Presente anche Lorenzo Felici, responsabile ACR della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto e membro dell’Ufficio centrale ACR.
“È un dono di Dio, di cui sempre ringraziare, il fatto di avere degli adulti, sacerdoti e laici, che si occupano con tanto amore della vostra formazione umana e cristiana; e quindi dovete pregate per loro, perché abbiano sapienza e pazienza per fare bene questo servizio!”, l’invito del Papa, che ha fatto poi riferimento al cammino formativo dell’Acr, incentrato sul tema dell’incontro tra Gesù e le due sorelle Marta e Maria di Betania, così come è narrato dall’evangelista Luca. “Partendo da questo episodio, voi e gli altri ragazzi di tutte le diocesi italiane state riscoprendo la chiamata ad essere amici di Gesù, a conoscerlo sempre meglio e incontrarlo ogni giorno nella preghiera, per poter essere suoi missionari”, l’omaggio all’Acr: “Si tratta di trasmettere un annuncio bello, un messaggio di salvezza ai vostri coetanei, e anche agli adulti. E qual è questo messaggio? Che tutti siamo amati dal Signore: questa è la vera, grande, buona notizia che Dio ha dato al mondo con la venuta del suo Figlio Gesù in mezzo a noi”. “Tutti noi siamo amati dal Signore: ci ama, tutti insieme, uno a uno!”, ha esclamato il Papa a braccio: “È bello questo”. “Sono contento che, unito al cammino formativo, portate avanti sempre un gesto, un’iniziativa di carità”, l’altro apprezzamento di Francesco: “Quest’anno è destinata a sostenere il diritto al cibo e la dignità di chi lavora la terra. Apprezzo molto questa scelta, e la incoraggio”. Infine il ringraziamento “per il vostro dono che andrà all’Elemosineria Apostolica, una cosa molto utile, cioè dei prodotti che serviranno per l’igiene personale di tante persone povere. Grazie di aver pensato a questo!”. “Cari ragazzi, a Natale, ancora una volta, Gesù vuole nascere in voi, nel vostro cuore, per donarvi la gioia vera che nessuno potrà togliervi”, l’augurio per questo tempo liturgico: “E voi, offrite questa gioia agli altri ragazzi che vivono situazioni di sofferenza, momenti di difficoltà, specialmente a quelli che vedete più soli e magari maltrattati”.