Proprio nella sede della Cidh, a Washington, si è tenuta ieri la conferenza stampa del Giei (Gruppo interdisciplinare di esperti indipendenti) espulso dal Paese tre giorni fa dal Governo di Managua, che ha così interrotto l’esperienza del Meseni (Meccanismo speciale di osservazione della situazione in Nicaragua). Secondo il Cidh il presidente nicaraguense Daniel Ortega dovrebbe essere indagato per le sue dirette responsabilità sulla repressione violenta, le uccisioni e i ferimenti di questi ultimi mesi. In particolare, almeno 109 persone sono morte tra il 18 aprile e il 30 maggio e nello stesso periodo ci sono stati 1.400 feriti, dei quali almeno 599 per colpi di armi da fuoco, e 690 arresti. Cifre che fanno dire all’organizzazione che la violenza da parte dello Stato non si è concretizzata in gesti isolati, ma è stata organizzata e pianificata.