GROTTAMMARE – Oggi, mercoledì 26 dicembre, il Presepe Vivente è tornato nel vecchio incasato con i suoi 250 figuranti in abiti d’epoca che hanno animato gli oltre 2 km di percorsi tra vicoli e grotte.
Quella di oggi è stata la prima di 3 rappresentazioni le cui repliche si terranno il 1° e 6 gennaio ed ha visto la partecipazione di migliaia di persone.
L’evento è promosso e organizzato per la 14a edizione dall’associazione “Presepe vivente Grottammare”, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.
L’edizione di quest’anno è dedicata a San Giuseppe, il cui volto compare, dunque, nella tradizionale moneta celebrativa che è stata donata ai visitatori, mentre la Prutah (la moneta del tempo) è stata coniata sul posto, nell’area riservata all’officina storica del fabbro.
Oltre a questo, lungo il percorso, che ha inizio da Largo di Porta Maggiore, i visitatori hanno potuto ammirare altre decine di artigiani al lavoro con gli strumenti e secondo i rituali di un tempo.
Il Presepe Vivente di Grottammare, infatti, è il frutto di una lunga ricerca e della particolare attenzione ai dettagli che da sempre caratterizza l’operato del presidente dell’associazione, Fabrizio Rosati, e dei suoi collaboratori.
Alcuni figuranti hanno occupato le 43 grotte del centro storico messe a disposizione dai privati per la manifestazione, luoghi mai visibili ma che questa particolare circostanza ha fatto conoscere ai più.
Tra le novità degne di nota, c’è la ricostruzione di un piccolo mulino ad acqua nei pressi della Chiesa di Sant’Agostino e l’offerta di assaggi di cibo e bevande ai visitatori, da parte dei figuranti.
La rappresentazione di oggi ha avuto inizio alle ore 16.30 e vi hanno preso parte il sindaco Enrico Piergallini, il vescovo diocesano mons. Carlo Bresciani ed il comandante di stazione di Grottammare, il Maresciallo Maggiore Domenico Princigalli.
Di seguito i loro interventi
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