GROTTAMMARE – Grottammare, lunedì 1 gennaio, Chiesa Gran Madre di Dio. All’inizio della celebrazione liturgica presieduta dal Cardinale Edoardo Menichelli, arrivato in occasione della festa in onore di Maria Madre di Dio, improvvisamente sono saltate le luci della Chiesa e dell’intero isolato.
Dopo attimi di smarrimento il Cardinale, in accordo con il Parroco don Roberto Melone, decide di proseguire la liturgia rischiarati dalle sole luci della candele poste sull’altare.
Durante la celebrazione i ministranti coordinati dal diacono si apprestano poi ad accendere alcune candele presenti in sacrestia e a porle alle varie estremità così da illuminare i corridoi della Chiesa.
L’atmosfera si fa da subito raccolta, come se la presenza della luce sull’altare facesse risaltare la centralità della Parola e dell’Eucarestia e ricordasse ai presenti la fiamma della fede, accesa durante il battesimo per illuminare il cammino di ciascun credente.
Anche le parole del Cardinale Menichelli sembrano più sentite tra le luci soffuse delle candele, come in un’atmosfera più intima. Ad inizio celebrazione il Cardinale chiede di pregare per sua madre, morta quando lui aveva 11 anni proprio il 1° gennaio.
Al momento della Comunione i sacerdoti e il diacono Lorenzo Capocasa sono accompagnati dai chierichetti che sorreggendo delle candele, simboli della presenza di Gesù, luce del Mondo… come se dal “buio” della nostra esistenza fossimo chiamati ad una vita nuova nel ricevere Cristo Eucarestia.
Dopo la Comunione, durante l’omelia del cardinale Menichelli (appositamente posticipata) è tornata, dopo circa 45 minuti, la luce elettrica.
Le parole pronunciate dal Cardinale
Al termine della celebrazione Saveria Paoletti, a nome del consiglio pastorale parrocchiale, ha donato a S.E. Menichelli un quadro realizzato da un’artista locale, raffigurante la maternità di Maria.
Dopo la Santa Messa in molti hanno espresso la bellezza della celebrazione e come da una disavventura ne sia nato ancor di più un angolo di paradiso.
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