“Iniziamo il 2019 con molta forza e progetti per l’anno che si apre, tra cui quello di sostenere i membri della Carovana dei migranti per l’integrazione in Messico mentre aspettano il loro turno per entrare negli Stati Uniti”. Lo ha affermato padre Patrick Murphy, il missionario scalabriniano responsabile della Casa del migrante a Tijuana, che negli ultimi mesi ha visto arrivare flussi di migranti centroamericani della Carovana dei migranti. Ora il 90% degli ospiti della casa di accoglienza sono richiedenti asilo che fanno parte della Carovana, prima erano in maggioranza messicani respinti al confine Usa. Tra loro c’è molta disinformazione, ha spiegato padre Pat: “Pensavano di fare le procedure per la richiesta asilo in pochi giorni invece devono restare almeno tre o quattro mesi”. La Casa del migrante continuerà comunque ad “aiutare i messicani che deportati dagli Stati Uniti e le persone sfollate dal Sud del Paese a causa della violenza e della povertà”. “È ora che tutti e tutte abbiano le opportunità e la tranquillità che meritano”, ha concluso.
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