SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La mattina di lunedì 14 gennaio 2019 cinque classi dell’Istituto di Istruzione Superiore “A.Capriotti”, insieme al Dirigente scolastico, prof.ssa Elisa Vita, e ad alcuni docenti, si sono ritrovate nell’aula magna della scuola per partecipare a un incontro con lo scrittore Carmine Abate, autore del romanzo “Le rughe del sorris”o.
Dopo il saluto della Dirigente, che ha ringraziato a nome di tutta la comunità scolastica sia Carmine Abate, vincitore del Premio Campiello nel 2012, sia Mimmo Minuto della libreria La Bibliofila, promotore da tanti anni di incontri con i più interessanti autori del panorama letterario contemporaneo, ha preso avvio una conversazione tra lo scrittore, la prof.ssa Maria Francesca Santori e la platea degli studenti.
Punto di partenza è stata l’avvincente materia narrativa de Le rughe del sorriso: il romanzo racconta la vicenda di una giovane donna somala, Sahra, scomparsa da un centro di seconda accoglienza di un paese della Calabria e del giovane professore di Italiano, Antonio Cerasa, che si mette sulle sue tracce e, mentre la cerca, ne ricostruisce tutta la storia, drammatica e appassionante.
Carmine Abate, rispondendo alle domande poste dagli studenti, ha spiegato quanta verità ci sia nei fatti narrati nel romanzo, ha riflettuto con loro sul tema della migrazione, sull’importanza dell’istruzione e della cultura, sul senso del destino, sul valore consolatorio e salvifico della bellezza, ha raccontato della sua vita quotidiana di scrittore e ha condiviso il ricordo dell’emozione seguita alla vittoria di uno dei più prestigiosi premi letterari del nostro Paese, il Campiello.
La cultura, l’umanità e il talento comunicativo di Abate, che ha reso l’incontro vivace e coinvolgente anche narrando interessanti aneddoti della sua vita, hanno conquistato tutti.
Dobbiamo dunque ringraziare la Dirigente scolastica, prof.ssa Elisa Vita, la libreria La Bibliofila e l’associazione culturale I luoghi della scrittura, che hanno reso possibile la realizzazione dell’incontro. L’auspicio è che questo sia l’inizio di una costante e proficua collaborazione.
Maria Francesca Santori