SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sono sedici. C’è chi dice siano troppi. Per altri, invece, rappresentano bene le molteplici sfaccettature di una città non particolarmente grande, ma comunque complessa, com’è San Benedetto. Sono i Comitati di quartiere: primo anello di contatto, o cinghia di trasmissione, tra cittadini e amministrazione comunale. Stiamo preparando un viaggio tra tutte queste realtà, ascoltando direttamente i presidenti. Ci snoccioleranno priorità e necessità; cosa c’è e cosa manca nelle varie zone, senza tralasciare i rapporti con le parrocchie di riferimento. I presidenti (insieme ai direttivi) sono stati rinnovati con il voto popolare avvenuto a fine 2017.
Il loro mandato dura 3 anni. Per sapere bene cosa sono i Comitati di quartiere, vale la pena citare il Regolamento municipale che li norma. Un atto aggiornato nel settembre 2017.
Per il Comune, dunque, i Comitati zonali sono organismi apartitici, senza scopo di lucro, fondati unicamente sull’attività volontaristica e gratuita dei cittadini residenti, ai quali l’Amministrazione comunale riconosce il ruolo primario di promuovere la partecipazione democratica dei cittadini; essi svolgono un ruolo propositivo e consultivo attraverso: la collaborazione ed il confronto con gli Organi Istituzionali dei Comune; l’analisi delle problematiche e la redazione di proposte per il miglioramento delle condizioni di vita del quartiere; la formulazione di proposte sulla programmazione dei servizi di interesse collettivo; l’attività di informazione e di promozione dei processi di consultazione e di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica; la promozione di iniziative di solidarietà e di volontariato sociale in collegamento con le associazioni operanti sul territorio comunale; la promozione di iniziative e di manifestazioni finalizzate alla salvaguardia ed alla valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali; la promozione di iniziative e di manifestazioni finalizzate alla salvaguardia ed alla valorizzazione dell’ambiente; la promozione dell’integrazione dei cittadini stranieri in regola con le norme sull’immigrazione.
I 16 quartieri sono: Agraria, Albula Centro, Europa, Fosso dei Galli, Mare, Marina Centro, Marina di Sotto, Paese Alto, Ponterotto, Porto d’Ascoli Centro, Ragnola, Salaria, San Filippo Neri, Sant’Antonio da Padova, Santa Lucia e Sentina.
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