Lo rende noto con una nota la Sala stampa della Santa Sede a proposito dell’organismo che da oltre vent’anni ha assolto con “sincera sollecitudine e lodevole premura” al compito di collaborare coi vescovi e coi dicasteri della Curia Romana, nel facilitare la piena comunione ecclesiale dei sacerdoti, seminaristi, comunità o singoli religiosi e religiose, legati alla Fraternità fondata da mons. Marcel Lefebvre, che “desideravano rimanere uniti al Successore di Pietro nella Chiesa cattolica, conservando le proprie tradizioni spirituali e liturgiche”. Nel testo viene segnalato, inoltre, che “il bilancio della Pontificia Commissione rientra nella contabilità ordinaria della Congregazione”. Il Papa stabilisce, inoltre, che “il presente Motu proprio, da osservarsi nonostante qualsiasi cosa contraria, anche se degna di particolare menzione, venga promulgato mediante pubblicazione sul quotidiano L’Osservatore Romano” pubblicato il 19 gennaio 2019, “entrando in immediato vigore, e che successivamente sia inserito nel Commentario ufficiale della Santa Sede, Acta Apostolicae Sedis”. Il Papa nel testo spiega che sono “mutate oggi le condizioni che avevano portato il santo Pontefice Giovanni Paolo II alla istituzione della Pontificia Commissione Ecclesia Dei” e ricorda le evoluzioni compiute dalla Commissione, partendo dal Motu proprio Summorum Pontificum, del 7 luglio 2007, grazie al quale “ha esteso l’autorità della Santa Sede su quegli Istituti e Comunità religiose”. Due anni dopo, il “mio venerato predecessore” Benedetto XVI, col Motu proprio Ecclesiae unitatem, del 2 luglio 2009, “ha riorganizzato la struttura della Pontificia Commissione, al fine di renderla più adatta alla nuova situazione venutasi a creare con la remissione della scomunica dei quattro vescovi consacrati senza mandato pontificio”. “E, inoltre, ritenendo, che, dopo tale atto di grazia, le questioni trattate dalla medesima Pontificia Commissione fossero di natura primariamente dottrinale, Egli l’ha più organicamente legata alla Congregazione per la Dottrina della Fede, conservandone comunque le iniziali finalità, ma modificandone la struttura”. Il Papa segnala poi che “la Feria IV della Congregazione per la Dottrina della Fede del 15 novembre 2017 ha formulato la richiesta che il dialogo tra la Santa Sede e la Fraternità Sacerdotale San Pio X venga condotto direttamente dalla Congregazione, essendo le questioni trattate di carattere dottrinale”. Così alla richiesta il pontefice dice di aver “dato la mia approvazione in Audientia al prefetto il 24 successivo e tale proposta ha avuto l’accoglienza della Sessione Plenaria della medesima Congregazione, celebratasi dal 23 al 26 gennaio 2018”. Una decisione alla quale Francesco afferma di essere giunto, “dopo ampia riflessione”.