L’intera Colombia si è unita ieri per esprimere il suo no alla violenza e il suo cordoglio per le 21 vittime dell’attentato terrorista alla scuola di polizia General Santander di Bogotá.
Domenica una partecipata manifestazione ha preso il via da due distinti punti della città, per convergere alla fine nella centrale plaza de Bolívar, dove si trova anche la cattedrale. Qui, all’una del pomeriggio (ora locale) è stata celebrata una messa presieduta dall’arcivescovo di Bogotá, card. card. Rubén Salazar Gómez, e concelebrata tra gli altri dal segretario generale
della Conferenza episcopale colombiana, mons. Elkin Fernando Álvarez Botero, e dal vescovo castrense, mons. Fabio Suescún Mutis. Alla messa di suffragio erano presenti il presidente della Repubblica, Iván Duque, la vicepresidente Marta Lucía Ramírez, il ministro della Difesa Guillermo Botero e le principali autorità di Esercito e Polizia.
Ha detto mons. Suescún: “Una società estremizzata dalla barbarie” è invitata a riflettere e a non “dimenticare che il bene di tutti è responsabilità di tutti e che la sicurezza di tutti dev’essere garantita con il contributo di tutti”. Il vescovo Castrense si è detto certo che l’amore a Dio e alla Patria delle vittime consente loro di essere ammesse “alla vita eterna e gioiosa della gloria del cielo”.