Per essere buoni cristiani occorre un “comportamento nuovo”, uno “stile nuovo” che è propriamente “lo stile cristiano” e che solo le “Beatitudini” sanno indicare.
Lo ha detto il Papa, nell’omelia della Messa celebrata ieri a Santa Marta, in cui ha stigmatizzato tre stili non cristiani: lo “stile accusatorio”, lo “stile mondano” e lo “stile egoistico”. “Lo stile accusatorio – ha detto Francesco, secondo quanto riferisce Vatican news – è lo stile di quei credenti che sempre cercano di accusare gli altri, vivono accusando: ‘No, ma questo, quello… No quello, no… quello non è giusto, quello era un buon cattolico…’ e sempre squalificano gli altri. Uno stile – io direi – di promotori di giustizia mancati: sempre stanno cercando di accusare gli altri. Ma non se ne accorgono che è lo stile del diavolo: nella bibbia il diavolo lo si chiama il ‘grande accusatore’, che sempre sta accusando gli altri”. “Questa – ha fatto notare Francesco – è una moda fra noi”, e lo era anche al tempo di Gesù che in più di un episodio rimprovera gli accusatori: “Invece di guardare la pagliuzza negli occhi degli altri, guarda la trave nei tuoi”, o ancora: “Coloro che non hanno peccato possono buttare la prima pietra”. Dunque, ha spiegato il Papa, “vivere accusando gli altri e “cercando difetti” non è “cristiano”. È così anche per lo stile di vita che Francesco ha definito “mondano”, cioè “del mondo”, proprio di quei cattolici che possono “recitare il Credo”, ma vivono di “vanità, superbia, attaccati ai soldi”, credendosi autosufficienti: “La mondanità, la mondanità che è quello che rovina tanta gente, tanta gente! Gente buona ma entra in questo spirito della vanità, della superbia, del farsi vedere… Non c’è l’umiltà e l’umiltà è parte dello stile cristiano. Dobbiamo impararla da Gesù, dalla Madonna, da san Giuseppe, erano umili”. C’è infine, un altro stile che “si vede nelle nostre comunità” e che non è cristiano: è “lo spirito egoistico”, lo “spirito dell’indifferenza”. “Mi credo un buon cattolico – ha spiegato Francesco – faccio le cose ma non mi preoccupo dei problemi altrui; non mi preoccupo delle guerre, delle malattie, della gente che soffre … anche del mio prossimo…”. È l’ipocrisia che Gesù rimproverava ai dottori della legge. Lo stile cristiano, invece, è quello delle Beatitudini: mitezza, umiltà, pazienza nelle sofferenze, amore per la giustizia, capacità di sopportare “le persecuzioni, non giudicare altrui… E quello è lo spirito cristiano, lo stile cristiano. Se tu vuoi sapere come è lo stile cristiano, per non cadere in questo stile accusatorio, lo stile mondano e lo stile egoistico, leggi le Beatitudini. E questo è il nostro stile, le Beatitudini sono gli otri nuovi, sono la strada per arrivare. Per essere un buon cristiano si deve avere la capacità di recitare col cuore il Credo, ma anche di recitare con il cuore il Padre Nostro”.
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