“Occorre porre nuova enfasi sull’insegnare la storia ebraica e parlare di Olocausto. Anche se l’Ue e i suoi Stati membri hanno fatto passi avanti nella protezione delle loro comunità ebraiche, occorre sottolineare che senza istruzione, buona parte della società europea rischia di sottovalutare il veleno dell’antisemitismo che persiste in così tanti settori della vita pubblica”. È la risposta del vice presidente del Consiglio ebraico mondiale (Wjc) Robert Singer al rapporto Eurobarometro pubblicato in vista della Giornata internazionale della memoria dell’Olocausto del 27 gennaio, da cui emerge, tra l’altro che un europeo su due ritiene che l’antisemitismo sia un problema nel proprio Paese. I dati europei spingono il Wjc a rinnovare l’impegno a “collaborare con l’Ue e gli Stati membri per l’implementazione della recente dichiarazione del Consiglio dell’Ue sulla lotta contro l’antisemitismo” e in particolare nell’ambito dell’istruzione. Di recente ha lanciato un sito educativo con l’Unesco, Fatti sull’Olocausto rivolto ai giovani e agli studenti nel mondo.
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