“Uno dei frutti del recente Sinodo è stata la ricchezza di poterci incontrare e, soprattutto, ascoltare”. Lo ha detto il Papa, che nella Messa al Metro Park, nel quarto e ultimo abbraccio con i giovani per la Gmg di Panama – come aveva già fatto nel suo primo abbraccio con loro, per la cerimonia di apertura ufficiale – ha tracciato un “filo rosso” tra il Sinodo sui giovani e la Gmg. “La ricchezza dell’ascolto tra generazioni, la ricchezza dello scambio e il valore di riconoscere che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che dobbiamo sforzarci di favorire canali e spazi in cui coinvolgerci nel sognare e costruire il domani già da oggi”, l’elenco di Francesco di cui i giovani e la Chiesa, in relazione reciproca, sono chiamati a far tesoro: “Ma non isolatamente, uniti, creando uno spazio in comune. Uno spazio che non si regala né lo vinciamo alla lotteria, ma uno spazio per cui anche voi dovete combattere”. “Perché voi, cari giovani, non siete il futuro, ma l’adesso di Dio”, l’appello del Papa: “Lui vi convoca e vi chiama nelle vostre comunità e città ad andare in cerca dei nonni, degli adulti; ad alzarvi in piedi e insieme a loro prendere la parola e realizzare il sogno con cui il Signore vi ha sognato. Non domani ma adesso, perché lì dov’è il vostro tesoro, lì sarà anche il vostro cuore; e ciò che vi innamora conquisterà non solo la vostra immaginazione, ma coinvolgerà tutto. Sarà quello che vi fa alzare al mattino e vi sprona nei momenti di stanchezza, quello che vi spezzerà il cuore e che vi riempirà di meraviglia, gioia e gratitudine”. “Sentite di avere una missione e innamoratevene, e da questo dipenderà tutto”, la consegna al popolo giovane: “Potremo avere tutto, ma se manca la passione dell’amore, mancherà tutto. La passione dell’amore oggi. Lasciamo che il Signore ci faccia innamorare e ci porti al nostro domani!”.