RIPATRANSONE – Pubblichiamo la lettera della Prof.ssa Silvana Induti in memoria di Madre Angelica del Monastero delle Passioniste di Ripatransone. Leggi l’articolo Diocesi, Padre Luigi Brugnetti e Suor Maria Angelica sono tornati alla casa del Padre
“Ho conosciuto Madre Angelica nel 1991 ma con Lei ho avuto rapporti più stretti solo dopo la morte di Madre Maddalena.
In questi ultimi anni, poi, i nostri incontri si sono moltiplicati a causa della Sua infermità. Sempre lucida mi ha spesso raccontato della Sua vita da monaca e alla mia domanda se avesse mai pensato che la Sua fosse stata un’esistenza inutile, mi ha risposto ricordandomi di quell’unguento prezioso che una donna ha “Sprecato” sul corpo del Signore!
Mi ha spiegato poi, che la Sua vocazione si poteva comprendere solo nella logica della fede in Dio.
Io, aggiungo, che il Suo martirio lo ha potuto accettare solo in virtù di quella fede, che ha vissuto e testimoniato convinta che, come monaca, era chiamata ad essere segno del volto di Dio.
Madre Angelica è entrata nel Monastero delle Passioniste a 16 anni. Ella ha, quindi, vissuto irragionevolmente ma felicemente nel suo “paradiso in terra” per ottanta anni, in un ordine che sembra passato di moda ma che ha costellato la sua storia con figure quali Santa Gemma Galgani, San Gabriele dell’Addolorata e, non ultima, Suor Maria Addolorata Luciani, da poco dichiarata Venerabile dalla Chiesa di Roma e Sua compagna di viaggio.
Di Lei, che richiama nel Monastero di Ripatransone tanti devoti, a me ed a Rosella Iobbi, che ancor più di me le è stata vicina, ha raccontato tanti particolari!
La Madre ha sempre guardato alla schiera dei suoi eletti, sperando di farne parte… Rosella ed io, che abbiamo contemplato i suoi momenti di raccoglimento, di abbandono, di pazienza e che abbiamo percepito le Sue “ferite” interiori, siamo sicure che è nelle mani del Padre e vicino alla Sua “Mamma” che ha tanto vivamente implorato!”