Nell’omelia don Alfredo, dopo aver raccontato la sua esperienza come pellegrino alla GMG di Panama che ha rappresentato per lui una “luce” sul suo cammino di fede, ha detto ai presenti: “Le candele che voi vedete accese si stanno consumando, noi se vogliamo essere “luce” per gli altri, per i fratelli dobbiamo “consumarci”, non possiamo rimanere perfetti, impeccabili perché saremmo inutili. Ci dobbiamo impegnare a fare del bene, dobbiamo seguire l’esempio di Gesù e andare incontro ai bisognosi, non preoccuparci di essere “belle candele”, ma dobbiamo essere “candele accese”.
Domenica 3 febbraio al termine delle sante Messe, con le candele benedette il giorno prima è stata fatta la “benedizione della gola” recitando la preghiera a san Biagio.
Patrizia Neroni