Foto Marco Sprecacé e Patrizia Neroni, articolo di Patrizia Neroni
DIOCESI – “La pace è servita” è stato il titolo della festa della pace che solitamente ha luogo in questo periodo per tutti gli aderenti ACR che nel mese di gennaio, durante il percorso catechistico, affrontano il tema della pace.
La festa si è tenuta sabato 9 gennaio, presso il Palasport “Bernardo Speca”, ed è stata organizzata dall’Equipe diocesana dell’Azione Cattolica Ragazzi con il supporto dei responsabili parrocchiali ACR e più di cento volontari tra servizio d’ordine e animatori degli stand. Importante anche la collaborazione del CSI.
Nel palasport non sono stati accolti solo i bambini, ma anche molti genitori, educatori e sacerdoti.
Tema di questo anno associativo: la cucina e gli alimenti, un bene prezioso da imparare a non sprecare.
“Ci prendo gusto” il titolo scelto a cui si richiamava anche l’ambientazione presso il Palasport: cucina, pescheria, forno, negozi di frutta e verdura, enoteca, macelleria e quant’altro.
L’allestimento è stato curato nei minimi dettagli.
L’accoglienza è stata curata dai volontari e dal gruppo musicale ACR di Fano gli “Aqulo”, che hanno eseguito tutti brani relativi all’associazione mentre della presentazione si è occupato Luca Sestili speaker di Radio Azzurra.
Don Pino Raio assistente ACR ha guidato il momento di preghiera sottolineando il tema della Pace: “Noi dobbiamo essere testimoni di pace, da questo palazzetto deve diffondersi un nuovo messaggio di pace. Gesù ha testimoniato la pace, ci ha dato un messaggio di salvezza, ci ha amato fino a donare la sua vita. L’amore di Gesù verso di noi è enorme, anche noi dobbiamo seguire il suo esempio, abbiamo nel nostro cuore una nuova tipologia di Amore dopo aver ascoltato la parola di Gesù. Ci viene ricordato nel Vangelo che noi dobbiamo diffondere pace ovunque e se viene accolta è un bene, altrimenti ci tornerà indietro. C’è tanto lavoro nel mondo, purtroppo c’è tanto male quindi c’è bisogno della testimonianza e dell’opera di tutti noi”. Dopo aver letto insieme la preghiera della pace i bambini sono stati poi divisi per fasce di età e accompagnati dagli educatori presso gli stand per giocare insieme e divertirsi, hanno inoltre potuto familiarizzare con i loro coetanei di altre parrocchie e questo ha reso il pomeriggio ancora più coinvolgente.
Il vescovo Carlo Bresciani è intervenuto al termine dei giochi e prima della benedizione si è intrattenuto con i bambini dicendo: “Oggi avete giocato tutti insieme, insieme è più divertente, si sta meglio. Avete giocato, ma nel frattempo avete anche imparato tante cose sui cibi, intanto la prima cosa che avete imparato è stata quella di non sprecare il cibo, un bene molto prezioso. Il cibo è un dono di Dio, deve essere accettato, se si rifiuta il dono si rifiuta anche chi ce lo ha donato. Imparate a non gettare il cibo, perché è prezioso e le cose preziose non si gettano. Tra questi piatti che mi avete messo qui davanti io scelgo l’agnello, non perché gli altri non mi piacciano, ma perché l’agnello è un animale mite e umile che produce una cosa molto importante: la lana. La lana serve a noi per scaldarci, noi dobbiamo imparare ad essere come l’agnello che dona qualcosa di suo per darlo agli altri. L’agnello viene associato alla persona di Gesù perché anche Gesù era umile e mite e ha donato la sua Vita per noi. L’agnello ci dona la lana che ci scalda il corpo, mentre Gesù ci scalda una cosa più importante, ci scalda il cuore”.
Al termine sono stati consegnati premi a delle associazioni che combattono lo spreco: Coldiretti, S.O.S. Missionario, I Care, Banco Alimentare e la Comunità Volontari nel Mondo.
Inoltre, a portare i saluti da parte dell’Amministrazione Comunale di San Benedetto del Tronto e del sindaco Piunti è intervenuto il consigliere comunale Brunilde Crescenzi.
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