SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Il mondo ha bisogno di Dio. Noi abbiamo bisogno di Dio” (Benedetto XVI, 10 settembre 2006)
Da lunedì 25 febbraio a venerdì 1 marzo, nella Parrocchia Cristo Re a Porto d’Ascoli, si terranno gli esercizi spirituali. Saranno guidati da Padre Cesare Bosatra, un gesuita che ha già predicato nella Parrocchia Cristo Re in occasione della settimana in preparazione all’ingresso del nuovo parroco don Gian Luca Rosati.
Gli esercizi spirituali avranno come tema il Libro di Rut, la moabita.
Padre Cesare proporrà la meditazione quotidiana alle 9.30 (dopo la messa delle 9.00) e alle 21.00. La meditazione delle 9.30 verrà ripetuta alle 21.00, in modo tale da consentire la partecipazione al corso anche da parte di chi lavora.
La meditazione del mattino si svolgerà nella sala San Giuseppe (vicino alla sacrestia), mentre quella della sera si svolgerà nella sala San Francesco (ingresso nella zona del teatro don Marino).
Non occorre iscriversi al corso.
È utile portare con sé la Bibbia, un quaderno e una penna per prendere appunti.
Riportiamo di seguito una presentazione sintetica del corso a cura di Padre Cesare:
Illuminati interiormente dalla Parola divina,
ciascuno potrà scoprire i passi da compiere nella vita di tutti i giorni
per passare:
dalla morte alla vita,
dal non senso al senso,
dalla sterile chiusura sul proprio tornaconto
all’esaltante fecondità dell’amore
che sa cercare e trovare il bene di tutti.
Impareremo a sentire di non essere soli,
ma in comunione con il nostro Creatore e Signore,
amante della vita (Sap 11,26).
Sentire di non essere soli nella vita,
ma familiari di Dio, resi partecipi dell’Amore Trinitario, e
gustare il nostro essere in Dio Padre che non delude
e nel Figlio Suo Gesù Cristo che è con noi tutti i giorni
rivestito di ogni potere in cielo e in terra (Mt 28, 16-20):
è l’augurio con cui Sant’Ignazio di Loyola accompagna il cristiano impegnato nel mondo, animato dai criteri del Vangelo di Gesù, il Figlio di Dio sul quale il male non ha alcun potere.
Il battezzato, reso maturo nella fede, ha il coraggio di credere che la preghiera contemplativa è la via più veloce che ci insegna ad amare, a capire la vita e ci abilita a rendere un servizio divino alla causa dell’uomo.
La testimonianza di una fede matura avvicina a Dio, cambia il cuore dell’uomo e rende la vita di tutti un po’ più autentica e piena di senso: “Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli” (Mt 5, 16)».