Fao, Unicef e Wfp, agenzie Onu, lanciano un allarme: quasi 7 milioni di persone in Sud Sudan potrebbero dover affrontare un’insicurezza alimentare acuta al culmine della stagione magra (maggio-luglio), per questo motivo chiedono di incrementare gli aiuti e di facilitare l’accesso all’assistenza umanitaria. Un rapporto pubblicato oggi a Juba dal governo del Sud Sudan in collaborazione con le tre agenzie Onu mostra che il numero di persone gravemente insicure dal punto di vista alimentare è già aumentato del 13% da gennaio dell’anno scorso. Tra queste, circa 30 mila stanno già vivendo un’insicurezza alimentare estrema. Il conflitto continua a minare la produzione alimentare, impoverisce il bestiame e limita l’accesso delle persone a fonti alimentari alternative. Lunghi periodi di siccità, inondazioni, malattie delle coltivazioni e infestazioni parassitarie hanno gravemente colpito la produzione agricola, che dipende in gran parte dalle precipitazioni. C’è urgente bisogno di più fondi per aumentare l’assistenza umanitaria al fine di salvare vite umane e proteggere i mezzi di sostentamento. Con l’attuale livello di assistenza, secondo il rapporto, tra maggio e luglio circa 50 mila persone vivranno in una situazione di catastrofe (estrema insicurezza alimentare). Senza alcuna assistenza, questo numero potrebbe salire a 260 mila. “Le proiezioni sono allarmanti” e “dobbiamo agire con urgenza per invertire questa tendenza”, afferma Pierre Vauthier, rappresentante Fao in Sud Sudan. Per Simon Cammelbeeck, direttore ad interim del Wfp in Sud Sudan, “se non s’incrementano con urgenza le attività umanitarie e di recupero, sempre più persone saranno a rischio. Ciò è particolarmente preoccupante in quanto i più bisognosi di assistenza sono donne e bambini malnutriti”. I livelli di malnutrizione rimangono critici in molte aree, con circa 860 mila bambini sotto i cinque anni gravemente malnutriti. Il nostro programma di nutrizione ha un deficit di finanziamento dell’88%, vale a dire di 55,4 milioni di dollari”, rende noto Andrea Suley, rappresentante Unicef nel Paese.
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