ACQUAVIVA PICENA – Suor Isabella Lobo della Congregazione del Piccolo Fiore di Betania dal convento di Acquaviva Picena è stata trasferita al convento di Nuvolera in provincia di Brescia. Suor isabella ha riassunto in poche parole nove anni nella comunità acquavivana: “Don Alfredo mi ha detto che sono una persona sorridente, ma ora ho il cuore che piange pensando di dover lasciare Acquaviva e tutte le persone che ho incontrato in questi nove anni. Nella nuova comunità dove sono stata trasferita incontrerò altre persone, inizierà per me una nuova missione. Ci sono tante cose da dire, ma non riesco a esprimere tutto con le parole. Il Signore disse ad Abramo: “Vai nel paese che io ti indicherò”, anche a me nove anni fa il Signore, attraverso la Madre Superiora mi indicò il luogo dove sarei andata: Acquaviva Picena. Io non conoscevo questo paese, la prima cosa che ho notato è stata la sua bellezza, mi è piaciuto fin da subito.
Poi con il tempo ho conosciuto le persone, verso di me sono state accoglienti e affettuose. Nove anni sono passati velocemente, ma sono stati pieni di soddisfazioni. Ora che è giunto il momento di tornare nella comunità in provincia di Brescia ci tengo a ringraziare la mia famiglia religiosa, le suore con le quali ho vissuto, suor Jolinta, suor Alfonsine e suor Pramilla. Ringrazio il vescovo Sua Eccellenza Monsignor Gervasio Gestori e le suore Jeanette, Rosy e Madalena, ringrazio i frati Agostiniani Scalzi, il diacono Giovanni Bettoni e don Alfredo Rosati.
All’inizio il cambiamento non mi ha reso le cose facili, don Alfredo mi ha insegnato tante cose, lui è preciso, attento ai particolari, a lui devo tanto. Ringrazio i catechisti, i membri del consiglio pastorale, ringrazio veramente tutti e se ho dimenticato qualcuno scusatemi. Perdonate le mie mancanze di questi nove anni e pregate per me affinché sia sempre pronta a seguire la via che il Signore mi indicherà. Io non vi dimenticherò mai e vi ricorderò anche nelle mie preghiere, io spero che il Signore esaudisca i desideri del vostro cuore e vi auguro che le vostre case siano piccole chiese domestiche dove Egli regna con pace e serenità”.
Patrizia Neroni.
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