SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Cinquantesimo anno giubilare, questo del 2019, per la chiesa parrocchiale di San Pio X in San Benedetto del Tronto. Infatti il 15 febbraio 1969 la chiesa iniziava ad essere officiata definitivamente, con la celebrazione del primo matrimonio, cui seguì da quel giorno l’intera vita liturgica fino ad oggi. La chiesa, finita e consegnata dalla ditta Gaetani di Offida negli ultimi mesi del 1968 insieme alle opere e alla casa parrocchiale, aveva ancora bisogno di essere completata (pavimento, banchi, riscaldamento, vetrate…) e tutto ciò sarà fatto negli anni successivi dal primo parroco don Filippo Collini, ma intanto la grande mole della chiesa si ergeva in mezzo alla periferia sud sambenedettese, nella zona di Marina di Sotto per la nuova parrocchia eretta dal vescovo Vincenzo Radicioni quattro anni prima, il 29 gennaio 1965.
Lo stesso vescovo Radicioni, in un resoconto finale dell’opera, che era venuta a costare la bella somma di Lire 91.226.300, scriveva: “Ripatransone 3 luglio 1969. E’ stato tutto saldato. Deo gratias! + Vincenzo Radicioni, vescovo”.
Per l’occasione è stato preparato un libro, che viene consegnato a tutte le famiglie, dal titolo alquanto originale “Quelli che… abitano accanto”, che racconta, attraverso documenti e foto, la storia della chiesa parrocchiale. Il perché di questo titolo lo spiega lo stesso don Vincenzo nella introduzione: “Mi è venuto in mente che la parola italiana “parrocchia” viene dalla parola greca “paroikìa”, derivata dal verbo “paroikèo” che significa “abitare vicino, abitare accanto”. Cos’è infatti una parrocchia se non un insieme di persone che non solo vivono accanto alla stessa chiesa in un comune spazio territoriale, ma che camminano insieme alla ricerca della stessa fede, animati dalla stessa carità fraterna, con la percezione di essere una comunità unita nel nome di Cristo”. E il vescovo Carlo Bresciani, nella presentazione dello stesso libro dice: “La parrocchia deve restare una casa in cui si vive e si alimenta la propria fede, di cui ci si cura, mantenendola accogliente per chiunque la voglia avvicinare e voglia lasciarsi rigenerare dalla grazia di Dio”.
Per tutto l’anno il tema del cinquantesimo sarà occasione di catechesi e di intense memorie affettive. Clou delle celebrazioni sarà l’annuale festa patronale di agosto, in occasione della memoria liturgica di S. Pio X, a cui si aggiungerà (per un provvidenziale caso) anche il cinquantesimo di sacerdozio di don Vincenzo, ordinato presbitero il 10 agosto 1969.