“Oggi la Fiaccola Benedettina è entrata ad Auschwitz, il luogo dell’orrore. Non lo dimenticheremo mai”: con queste parole il sindaco di Subiaco, Francesco Pelliccia, ha commentato l’ingresso, il primo nella sua storia, della Fiaccola Benedettina nel campo di sterminio nazista di Auschwitz. I sindaci e le delegazioni delle tre città benedettine di Norcia, Subiaco e Cassino, posato una corona in memoria delle vittime, con loro autorità e istituzioni polacche. La Fiaccola benedettina, benedetta da Papa Francesco il 27 febbraio scorso, è giunta ieri a Cracovia dove è stata accolta nel municipio da Anna Maria Anders, figlia del generale polacco che ha combattuto nella seconda guerra mondiale a Cassino e attuale Ministro plenipotenziario del Governo; l’ambasciatore italiano in Polonia, Aldo Amati; Katarzyna Likus, console onorario d’Italia a Cracovia e Marzena Paszkot delegata del sindaco di Cracovia. Negli interventi istituzionali è stata ribadita l’importanza dei “valori di identità e di pace” legati alla vita e alla storia di San Benedetto la cui Regola “è riconosciuta come sinonimo di pace, identità e cultura”. “Il messaggio di San Benedetto dovrebbe essere da guida per tutti i politici d’Europa e foriero di unità e pace di cui abbiamo tanto bisogno – ha sottolineato l’ambasciatore Amati -. Valori che quest’anno saranno irradiati da Cracovia”. Durante la cerimonia di ieri al Ministro plenipotenziario della Repubblica di Polonia Anna Maria Anders è stata consegnata l’edizione speciale della Regola benedettina realizzata dalle tre Città. “Da Subiaco, Norcia e Cassino, terre toccate dalla presenza di San Benedetto, abbiamo il dovere di rappresentare a tutti i governi europei la necessità dell’unità europea, fondata sulla solidarietà, sulla piena condivisione e sulla Pace” ha affermato il sindaco di Subiaco ricordando l’opera fondatrice dell’Europa di “straordinari pensatori”, fra cui Schuman, Spinelli, De Gasperi, Adenauer. Domani, 3 marzo, avrà luogo una messa nella cattedrale di Cracovia cui seguirà, al pomeriggio, la visita al monastero di Tyniec dove saranno offerte le lampade ai monasteri benedettini polacchi che potranno così disporre della ‘luce di Benedetto’”.