“Preghiamo per le comunità cristiane, in particolare quelle che sono perseguitate, perché sentano la vicinanza di Cristo e perché i loro diritti siano riconosciuti”. L’invito viene da Papa Francesco, nel videomessaggio per l’intenzione di preghiera del mese di marzo, promosso dalla Rete mondiale di preghiera del Papa. “Forse sembrerà difficile da credere – prosegue il Pontefice nel videomessaggio – ma oggi ci sono più martiri che nei primi secoli”. Si stima che nel mondo siano quasi 300 milioni i cristiani perseguitati a causa della loro fede. “Sono perseguitati – spiega il Santo Padre – perché dicono la verità e annunciano Gesù Cristo a questa società”.
“Questo avviene in particolare laddove la libertà religiosa non è garantita. Ma – avverte Francesco – anche nei Paesi che in teoria e sulla carta tutelano la libertà e i diritti umani”. Di qui l’invito: “Preghiamo per le comunità cristiane, in particolare quelle che sono perseguitate, perché sentano la vicinanza di Cristo e perché i loro diritti siano riconosciuti”.
La Rete mondiale di preghiera del Papa è un’opera pontificia. La sua missione è quella di pregare e di vivere le sfide dell’umanità e della missione della Chiesa. Queste sfide, individuate dal Pontefice, si esprimono sotto forma di intenzioni di preghiera che il Papa affida a tutta la Chiesa. Fondata nel 1844, come Apostolato della preghiera, è presente in 98 Paesi ed è composta da più di 35 milioni di cattolici.
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