“Questo avviene in particolare laddove la libertà religiosa non è garantita. Ma – avverte Francesco – anche nei Paesi che in teoria e sulla carta tutelano la libertà e i diritti umani”. Di qui l’invito: “Preghiamo per le comunità cristiane, in particolare quelle che sono perseguitate, perché sentano la vicinanza di Cristo e perché i loro diritti siano riconosciuti”.
La Rete mondiale di preghiera del Papa è un’opera pontificia. La sua missione è quella di pregare e di vivere le sfide dell’umanità e della missione della Chiesa. Queste sfide, individuate dal Pontefice, si esprimono sotto forma di intenzioni di preghiera che il Papa affida a tutta la Chiesa. Fondata nel 1844, come Apostolato della preghiera, è presente in 98 Paesi ed è composta da più di 35 milioni di cattolici.