“Nel nostro Stato si genera il 70% dell’elettricità, in questo momento c’è la corrente, che manca invece in gran parte del Paese. Senza elettricità non funziona l’approvigionamento idrico. La linea telefonica e internet saltano continuamente”. L’allarme sulla situazione che si vive nel Paese arriva da mons. Ulises Gutiérrez, arcivescovo di Ciudad Bolívar, interpellato dal Sir nella tarda serata di ieri (ora italiana). Mons. Gutiérrez afferma, poi, che “negli ospedali e nei centri di salute la situazione è al collasso, la mancanza di elettricità ha provocato un vero e proprio caos. Non si sa quanti siano i morti, ma si calcola che siano, almeno, oltre duecento”. Prosegue il presule: “Dalle parole di Guaidó domani sarà dichiarata l’emergenza nazionale. E questo sarebbe il passo necessario per chiedere un intervento di carattere umanitario, che avrebbe però grossi rischi per il Venezuela”.
Mons. Gutiérrez, lamenta che in questa situazione arrivino poche informazioni, anche per il controllo del regime: “La televisione, i telegiornali, la stampa, sono tutti censurati. Internet funziona poco ed è sotto controllo”.
L’arcivescovo di Ciudad Bolívar, attraverso il suo profilo Twitter, ha aggiunto: “Il blackout nazionale è una piccola prova di che cosa sono capaci di fare questo gruppo di inetti del regime”.
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