Solidarietà e profonda vicinanza a tutti membri della comunità musulmana in Nuova Zelanda. È quanto viene espresso in un comunicato dai vescovi cattolici del Paese mentre ancora giungono notizie del terribile attacco contro due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, durante le preghiere del venerdì. L’assalto è avvenuto verso le ore 15 (le 3 di notte in Italia) ed è stato filmato in diretta Facebook da uno degli assalitori. I morti sarebbero almeno una quarantina, stando a quanto confermato dalla premier, ma il bilancio delle vittime potrebbe aumentare come anche il numero dei feriti. Quattro persone sono state tratte in arresto, tre uomini e una donna. “Ci tratteniamo in preghiera mentre ascoltiamo la terribile notizia della violenza contro i musulmani nelle moschee di Christchurch”, scrivono i vescovi neozelandesi: “Siamo profondamente grati delle relazioni positive che abbiamo con le persone islamiche in questa terra, e siamo particolarmente inorriditi che ciò sia accaduto in un luogo e in un momento di preghiera. Siamo rattristati dal fatto che persone siano state uccise e ferite. I nostri cuori si rivolgono a loro, alle loro famiglie e alla più ampia comunità. Siate certi della nostra solidarietà di fronte a tale violenza”. Il messaggio si conclude con l’invocazione alla pace, Salaam. Il comunicato è firmato da mons. Patrick Dunn, vescovo di Auckland e presidente della Conferenza episcopale neozelandese; mons. Charles Drennan, vescovo di Palmerston North e segretario della Conferenza episcopale; card. John Dew, arcivescovo di Wellington; mons. Paul Martin, vescovo di Christchurch; mons. Steve Lowe, vescovo di Hamilton, e mons. Michael Dooley, vescovo di Dunedin.

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