Pubblichiamo la testimonianza dei pellegrini della Parrocchia “San Giuseppe” di San Benedetto del Tronto.
25 marzo 2019. Oggi vedremo il Papa. L’entusiasmo alle stelle si coglie già alle 5 di mattina nei nostri volti insonnoliti, quando incappucciati e al buio ci ritroviamo davanti al portone della nostra chiesa dei Padri Sacramentini di San Benedetto del Tronto. Anna, la coordinatrice dei catechisti, che ha organizzato tutto, controlla che siano tutti presenti all’appello: bimbi, mamme, padri, ragazzi, amici, catechiste, volti conosciuti e volti nuovi, mentre qualcuno purtroppo ha dovuto rinunciare a causa di qualche male di stagione. Il viaggio in pullman fino a Loreto ci offre un’alba sul mare meravigliosa, in apertura della bellissima giornata che ci aspetta. All’arrivo a Loreto ci attende l’emozione di vedere da lontano la Basilica con la luna ancora alta nel cielo, ma anche una lunga fila di pellegrini già pronti davanti all’ingresso che aprirà alle 7.00. Dopo gli opportuni controlli, arriviamo nel posto a noi assegnato, via Sisto V. Ci appostiamo sulla transenna e ci meravigliamo che Papa Francesco passerà così vicino a noi!
Prepariamo il nostro cartellone “Parrocchia di San Giuseppe SBT” in cui campeggia un grande cuore che contiene tutte le mani dei nostri bimbi e di chi non è potuto venire, ma che simbolicamente portiamo con noi. Siamo tutti pronti. Pellegrini, Forze dell’ordine, Protezione civile, sanitari, sicurezza. Alle 8.45 circa il rumore di un elicottero che sorvola la città fa alzare tutte le teste all’insù, ma l’elicottero bianco di Papa Francesco arriverà solo alle 9.02. Poco dopo, le immagini dai maxischermi si collegano dalla Basilica della Santa Casa e la folla in silenzio segue con reale commozione la contemplazione della Madonna di Loreto da parte del Santo Padre. Durante la messa, il sole fa capolino da dietro le case di fronte a cui sono appesi grandi striscioni in cui è scritto: “Benvenuto Papa Francesco”. Il sole nel cielo terso, accompagna con la sua luce un’altra Luce che si diffonde da quel momento in poi: come sempre il Papa si fa vicino alla gente, saluta con affetto gli ammalati, non manca mai una sua carezza ai bambini. Commuove il suo grande amore per le persone e la gioia che porta con il suo sorriso. Dopo l’Angelus, raggiunge le persone nella Piazza per poi arrivare, sempre con la Papamobile, in via Sisto V per percorrerla ben 2 volte. Al suo primo passaggio qualcuno grida “Eccolo! Eccolo!”, altri intonano “Francesco, Francesco!”, ed il coro ben presto si diffonde in tutta la via. Provo a fare un video del suo arrivo come ricordo indelebile da rivivere con calma, ma al momento del suo passaggio l’emozione è talmente forte che non capisco più niente, mi sale il cuore in gola e le immagini si perdono… Di fronte a noi pone la sua mano sulla testa di una bambina, raccoglie una maglietta lanciata da alcuni ragazzi, benedice tutti e tocca le mani di chi riesce a raggiungere dall’alto della sua postazione. Due ragazze di prima media del nostro gruppo riescono a fargli avere un biglietto scritto da loro alla meglio con un evidenziatore. Lui lo leggerà, ne siamo sicuri.
Al rientro in pullman siamo stanchi ma felici, torniamo nelle nostre case, nelle nostre famiglie, con i cuori pieni di gioia e con fiducia nei consigli di Papa Francesco, ognuno cercherà nel proprio piccolo di vivere la propria vocazione, mentre in testa ci risuonano ancora le Sue parole: “C’è bisogno di persone semplici, sapienti, umili, coraggiose…” e Lui per noi è il primo esempio.