Si è conclusa la prima Stagione di attività della Fondazione Rete Lirica delle Marche, ente creato dall’intesa fra i comuni di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata insieme alla Fondazione Teatro della Fortuna di Fano, l’Associazione Arena Sferisterio, il Rossini Opera Festival e l’Orchestra Regionale delle Marche, al quale hanno subito aderito anche il Conservatorio “G. B. Pergolesi” di Fermo, l’Accademia di Belle Arti di Macerata e l’Orchestra Sinfonica Rossini.
La stagione 2018/2019 ha registrato risultati significativi di produzione, pubblico e critica con la messa in scena delle opere Il trovatore, Così fan tutte e Falstaff che hanno coinvolto più di trecento fra artisti, tecnici e collaboratori, con un valore della produzione di circa un milione di euro. A questa offerta artistica hanno risposto poco meno di dodicimila spettatori che hanno affollato i teatri di Ascoli Piceno, Fano e Fermo, riprova dell’apprezzamento della scelta artistica di affiancare affermati nomi del mondo della lirica – come Pier Luigi Pizzi – a giovani artisti emergenti come Valentina Carrasco e Roberto Catalano.
La costituzione della Fondazione, presieduta da Igor Giostra, diretta da Luciano Messi e la cui direzione artistica è affidata ad Alessio Vlad, ha permesso una grande semplificazione amministrativa – dovuta principalmente al passaggio da più soggetti ad un unico ente – alla quale ha corrisposto un immediato incremento dell’efficacia gestionale, riuscendo a ottimizzare gli investimenti e ad elevare la qualità e la quantità della proposta artistica. La Fondazione Rete Lirica delle Marche rappresenta già un eccellente esempio di governance in cui già il 40% delle risorse non provengono da fonti pubbliche, capace di fare sistema e creare network intorno ad obiettivi condivisi e reali istanze del territorio di riferimento, valorizzando i complessi artistici e le maestranze regionali impiegate in modo pressoché esclusivo.
La Fondazione ha anche ampliato il sistema di coproduzione regionale, includendo ad esempio Jesi in occasione del Trovatore, e si è proiettata nel panorama nazionale attivando rapporti virtuosi con altri circuiti (Opera Lombardia per la produzione di Falstaff) e teatri extraregionali (il Teatro Marrucino di Chieti cha ospitato tutti i titoli della Stagione).
Grande attenzione è stata rivolta al pubblico giovane con le anteprime under 30 che hanno preceduto le recite dei titoli d’opera in ogni città e con il progetto Operadomani di AsLiCo, sin da subito entrato a far parte del calendario della Fondazione in modo permanente. Dopo l’iniziativa di quest’anno con L’elisir d’amore. Una fabbrica di idee, adattamento del celebre titolo donizettiano, dalla prossima Stagione la Fondazione si unirà all’Associazione Arena Sferisterio e alla FORM nella coproduzione dei progetti AsLiCo che si svolgeranno sul territorio marchigiano.
Il valore del progetto Fondazione Rete Lirica delle Marche, che è seguito con grande attenzione anche dal MiBAC, è stato riconosciuto come formula vincente dal punto di vista gestionale da Federculture, Agis, Alleanza Cooperative Italiane Turismo e Beni Culturali, Forum Nazionale del Terzo Settore e ANCI, che hanno assegnato alla Fondazione il Premio Cultura di Gestione 2018-2019 nella categoria “Creazione di reti” del bando nazionale che premia i progetti e i modelli più innovativi nella gestione culturale. Nella motivazione del premio è stata sottolineata la capacità della Fondazione Rete Lirica delle Marche di creare nuove sinergie e produrre risultati tangibili nella crescita della produzione culturale nel territorio, di incrementare l’offerta e la qualità artistica, di stimolare il coinvolgimento della comunità, soprattutto giovanile, generando un positivo impatto culturale, economico e occupazionaleۛ.