RIPATRANSONE – Piove su Ripatransone e così, domenica scorsa, la Festa dell’Ottava di Pasqua 2019 ha perso alcune delle sue caratteristiche più importanti. Annullata la tradizionale processione solenne con il simulacro della Madonna di San Giovanni e, soprattutto, rinviato il celebre Cavallo di fuoco. Il gioco pirico più amato dai ripani è dunque rimandato alla serata di questo mercoledì, Primo Maggio, con accensione prevista per le ore 22. Una decisione sofferta quella presa dai fuochisti e dai vertici della Confraternita Madonna di San Giovanni. Ma non si poteva davvero fare altrimenti, vista la pioggia battente che nella serata di domenica si è abbattuta sul Belvedere del Piceno. Un po’ di delusione tra residenti e turisti che, per tutta la giornata, avevano sfidato il maltempo, sperando che comunque, nonostante tutto, il Cavallo di Fuoco si facesse. Invece nulla da fare e rinvio al Primo Maggio.
Comunque sia, la pioggia caduta copiosa non ha spento la fiamma della devozione. Il Duomo, infatti, era davvero gremito per la messa presieduta dal vescovo Carlo Bresciani, coadiuvato dal parroco Don Nicola Spinozzi. Il rito è stato animato dalla Corale Madonna di San Giovanni. Prendendo spunto dal Vangelo del giorno il vescovo ci ha esortato a non fare come l’apostolo Tommaso che, essendo assente dalla Comunità degli Apostoli, non incontra il Signore e non giunge neanche alla Fede.
Lo farà solo una settimana dopo, quando Gesù Misericordioso sceglie comunque di mostrarsi all’apostolo Tommaso. Nella sua omelia, Bresciani fa presente come ciò ponga in evidenza l’importanza di due cose: la prima è il senso di Comunità cristiana, all’interno della quale prende vita l’insegnamento di Gesù e, inoltre, l’importanza della cadenza settimanale. Ossia l’importanza di celebrare ogni domenica l’incontro tra noi ed il Signore Risorto. Un incontro celebrato grazie alla Santa messa domenicale: «La domenica – ha detto il vescovo è la nostra Pasqua settimanale come viene chiamata dal Concilio Vaticano II e di settimana in settimana cerchiamo e celebriamo la presenza del Signore tra noi».