RIPATRANSONE – Fede e folklore tornano a fondersi nel Cavallo di Fuoco. Buona la seconda per il plurisecolare spettacolo pirotecnico ripano, andato in scena nella serata del Primo Maggio, dopo il rinvio (causa pioggia torrenziale) avvento domenica scorsa: giorno canonico dell’Ottava di Pasqua. Nonostante la data inusuale, il cuore di Ripa era pieno di gente e lo show ha così mandato in visibilio residenti e turisti. Tra botti, giochi di luce e scintille, si è così ripetuta una tradizione che affonda le sue radici nel Seicento.
L’evento organizzato dal Comune e dalla Confraternita Madonna di San Giovanni ha visto due particolari “prime volte”: quella del sindaco Alessandro Lucciarini e quella del parroco Don Nicola Spinozzi. Quest’ultimo, in particolare, è stato indiretto protagonista di un divertente siparietto avvento poco prima dell’inizio dello show firmato dalla ditta Alessi.
I manovratori hanno infatti condotto il Cavallo sotto la canonica (dov’era affacciato il parroco) e lì lo hanno fatto inchinare. «Un gesto inaspettato che mi ha emozionato, l’ho interpretato come un ringraziamento nei miei confronti per il sostegno che ho dato alla Confraternita della Madonna di San Giovanni» ha detto Don Nicola, sottolineando il legame tra festa civile e religiosa: «Un legame inscindibile. Non ci sarebbe il Cavallo di Fuoco senza la celebrazione della Madonna di San Giovanni. Sta a noi persone di fede – prosegue – rinsaldare di anno in anno questa relazione. A volte non è facile, ma la bella partecipazione ai riti religiosi, sia nelle domenica dell’Ottava di Pasqua, sia durante i precedenti giorni di preparazione, dà un messaggio positivo in tal senso».
Per approfondimenti sul legame storico tra Cavallo e celebrazioni sacre, c’è l’opuscolo ufficiale dell’Ottava di Pasqua 2019 ottavadipasqua_ripatransone_2019