DIOCESI – Ieri, giovedì 2 maggio, presso il Monastero Santa Speranza, delle Sorelle Clarisse di San Benedetto del Tronto, il vescovo Carlo Bresciani ha pregato per le vocazioni, nella Messa vespertina del primo giovedì del mese.
Nell’omelia il vescovo Bresciani ha affermato: “Abbiamo ascoltato il momento in cui a san Pietro viene chiesto di rinnegare la sua fede, Pietro ha risposto che bisogna obbedire a Dio, solo a Dio e a nessun altro.
La vita è questo, obbedire a Dio, la vita cristiana è obbedire a Dio, a Dio soltanto.
Non esistono compromessi, o si sceglie il Signore o si sceglie altro. Bisogna aggrapparsi alle cose importanti, ci si deve aggrappare a qualcuno che è in grado di reggere la nostra vita, chi se non Dio? Solo il Signore ci può guidare, solo Lui ci da la vita eterna, solo Dio può renderci felici. Pietro afferma che il suo compito è rendere testimonianza al Padre. La vocazione cristiana è riconoscere che Dio è l’unico Signore della nostra vita. Il primo Comandamento è la vocazione cristiana: “Non avrai altro dio all’infuori di Me”. Vale per la consacrazione specifica a Dio, ma vale per tutti i cristiani, anche laici. La vita cristiana è di per sé vocazione. Dobbiamo riconoscere in Dio il Padre e dobbiamo riconoscerci figli. Riconoscendo Dio come Padre riconosciamo anche il Suo Amore, dobbiamo ascoltarLo. In quel momento è stato chiesto a Pietro di rinnegare Dio e viene chiesto anche ora, tutta l’umanità è stata attraversata da questa scelta, il Male ha sempre tentato gli uomini affinché non riconoscessero Dio come Padre e non si sentissero figli. Riconoscere e accettare la nostra strada non è imposizione del Signore, ma è sentire la Sua presenza nella nostra vita, Lui ci indica la retta via e ci aiuta ad affrontarla nel modo giusto”.
Patrizia Neroni